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Archive for aprile 2011

Tradizioni perdute

Quando un popolo perde le sue tradizioni il processo è inevitabilmente legato al fattore della sostituzione.

Le tradizioni originarie vengono soppiantate da altre tradizioni più pratiche, oppure non vi è più la necessità/bisogno di mantenere una tradizione che quindi va ad essere soppiantata con qualcosa di diverso che soddisfi un altro bisogno del singolo e quindi del gruppo.

Quando il caso è quanto appena esposto, il processo è irreversibile e per certi versi giustificato.

Il mutamento impone la variazione e l’adattamento. se fossimo ancora legati alla tradizione del turbocattolicesimo super papa, a quest’ora saremmo ancora in balia dei capricci di un pontefice assassino e dei sistemi eliocentrici e quelli come me verrebbero tacciati di stregoneria e bruciati.

A volte è necessario cambiare per migliorarsi.

Cambiare per il progresso.

Altro discorso si può fare riguardo al cambiamento conformista.

Quando ero ragazzino c’era il periodo in cui i truzzi imperavano e in quel regime di omicidio neurale ci si esprimeva con frasi tipo:

Bella Zio! Power! cioè ti stimo Zio! sei troppo avanti! e assurdità del genere.

Identificarsi in un grippo di imbecilli era la massima aspirazione per i ragazzini fighi, quando avevo 10 anni.

Però se è vero che esiste questo percorso di distruzione delle tradizioni, deve esistere anche un percorso di recupero per quelle che sono state ingiustamente detronizzate.

Oggi mi propongo quindi di riportare alla luce un vero gestaccio locale che si è perso nella storia dell’Europa non so bene quando e non so bene come, ma so bene da chi è stato soppiantato.

Gli americani sono sempre stati avanti nell’incrociare le dita in forme diverse, componendo gesti di ogni tipo per trasmettere messaggi che il buon Dio aveva pensato fossero ben trasmissibili tramite la parola.

Io non so, ma da quello che vedo in internet, dalla West-coast i rapper c’hanno sempre ste cazzo di dita incrociate davanti ai loro grugni come se fossero dei dementi in una scuola di bambini speciali.

Noi Europei, un po lenti a confornarci a questi usi, preferiamo alzare il dito medio in forma di galante disprezzo, dimenticandoci le sottigliezze.

Ma perché l’abbiamo fatto, quando noi vantavamo una millenaria storia di fica? si avete capito bene, parlo proprio di “fica”.

La fica come gestaccio (e non come sineddoche) è stata soppiantata dall’insipido dito medio. Inspiegabilmente a mio avviso.

Dante ad esempio apre il venticinquesimo canto della Divina commedia (Inferno, versi 1-3[6]) con i seguenti versi:

« Al fine de le sue parole il ladro / le mani alzò con amendue le fiche, /gridando: “Togli, Dio, ch’a te le squadro!”. »

La fica è un gesto ottenibile stringendo il pugno e piantando il “dito grosso” tra l’indice e il medio.

Questo gesto ha una tradizione millenaria ed è stato abbondantemente studiato e commentato.

Frederick Thomas Elwor(1895) lo esamina, naturalmente più nel senso di scongiuro che di insulto, (tutto il testo è disponibile a http://www.sacred-texts.com/evil/tee/index.htm ) e riporta delle illustrazioni di amuleti che riproducono il gesto, uno egizio e uno etrusco

Tra i romani, era diffuso un amuleto che da una parte avesse la “mano in fica” e dall’altra fosse più direttamente una rappresentazione fallica.

Elworthy cita Prætorius, De Pollice, Lipsiæ, 1677, p. 42:

“Inserto pollice inter medium et indicem, ita ut pollex ipse insertus emineret, et apparet, reliquis digitis in pugnum contractis.”

Categorie:Meccaniche sociali

Euro X, normativami ‘sta ciolla.

Gli uomini cattivi non vogliono più farmi viaggiare in macchina. Mi fermano ad un posto di blocco e mi dicono che inquina troppo. “Niente di personale signore”.

Sì, niente di personale, d’altro canto stai facendo solo il tuo lavoto -io penso- però prima di dirmelo puoi aspettare che il camion della monnezza 7000cm3 gasolio si sia allontanato. Ci facciamo entrami più bella figura.

“Stia attento a non circolare prima delle 19:30, altrimenti i miei colleghi potrebbero multarla”. “Grazie dell’advice agente, è che è una buona macchina e per quanto vecchia, funziona bene” Ci salutiamo cordialmente con un sorriso e da lì le nostre vite si separano.

L’idea di liberarmi dalla mia vettura non mi garba tanto… è la mia prima macchina! probabilmente nessun’altra avrà in essa un carico emozionale come questa!

I vetri che non vanno, le strisciate delle scarpe dei bambini sul cruscotto, la serratura che si congela d’inverno facendo da antifurto a prova di ladro… lei è unica! Dentro questa macchina ho vissuto i migliori anni della mia giovinezza. le mie prime dormite sbronzo nei posteggi, il mio primo viaggio oltre cortina, la mia prima serata con una ragazza… la mia macchina è di famiglia! l’unica famiglia che ho scelto io e nella quale non mi sono ritrovato.

Non è piacevole che per delle normative sull’inquinamento opinabili un individuo rinunci a tutto questo. Poi io di km ne faccio pochi.
Euro X: Si tratta di una serie di standard, identificati con la sigla Euro- seguita da un numero, che vengono introdotti progressivamente dalla Comunità Europea, dalle caratteristiche sempre più restrittive, che riguardano le emissioni dei veicoli, misurate in g/kWh per i veicoli commerciali pesanti (millemila g/kWh) e in g/km per gli altri veicoli
(altrimenti non ci sarebbe stata una scusa per poter far circolare bus, camion camionette et similia e a bloccare le macchine).
Per la maggiore, il problema dell’inquinamento dei veicoli è storicamente identificato dall’emissione di CO (ovvero Monossido Di Carbonio quindi una molecola di CO)Il monossido di carbonio è un prodotto di combustione incompleta dei combustibili organici, ed è una sostanza
piuttosto bastarda, dal momento che:

  • è piuttosto infiammabile. ebbene sì, trovando il modo di metterla in delle bombole invecie di farne dono all’atmosfera, si potrebbe facilmente riutilizzare per produrre calore (e quindi energia) sulla base del fatto che 2 CO + O2 = 2 CO2. ovviamente a prezzo di sacrificate dell’ossigeno prezioso, ma a questo arriveremo dopo.
  • per quasi tutti gli esseri viventi complessi (pare venga fatta esclusione per Pannella n.d.a) il monossido di carbonio sia maledettamente pericoloso per in fatto che se hai del sangue da qualche parte, quello si lega con il ferro dell’emoglobina e poi son cazzi per diabetici (storie di scambio di ossigeno verso i tessuti che non approfondisco per evitare imprecisioni, ma il punto è che i tessuti hanno bisogno di ossigeno e che l’emoglobina legata col monossido di carbonio non cede volentieri la sua molecola di ossigeno ai tessuti e senza ossigeno, bhè, loro muoiono ) link

Quindi il problemone non sembrerebbe (per la legge, intendiamoci) l’emissione di CO2 ovvero anidride carbonica (overo BIOSSIDO e non MONOSSIDO) come tanti pensano.
In natura, il biossido di carbonio viene prodotto da batteri aerobici durante il processo della fermentazione alcolica ed è il sottoprodotto della respirazione ed è anche il risultato della combustione di molti composti organici in presenza di una quantità di ossigeno sufficiente a completarne l’ossidazione. Ciò significa che bruciando della benzina, tra le altre sostanze volatili si forma del CO che in un ambiente ricco di ossigeno (simbolo O) favorisce la formazione di CO2 (o al meno credo, dovrebbe funzionare così).
La mia proposta è quella di montare su tutte le macchine un serbatoio di ossigeno che trasformi CO in CO2 per poi liberarlo nell’ambiente.

Siccome i mezzi benzina euro 2 devono restare sotto i 2,2 g/km, percorrendo 50 km produrremmo circa 80g di CO2.
certo, il Biossido di carbonio (ovvero CO2) non è una cosa bella bella, ma ne abbiamo a frotte nell’atmosfera. Attualmente (2011) la concentrazione in atmosfera di CO2 è pari 388 ppm. Le analisi dei gas intrappolati nei ghiacci polari, rivelano che la concentrazione preindustriale, era circa 280 ppm (diciamo fino al 1760 circa).
Nel 1760, su questo orrendo pianeta si stimava una popolazione di meno di un miliardo di individui contro i 7 – 6,8 miliardi di oggi pomeriggio alle 15:34.

Si pensi ora che, probabilmente, la maggioranza dell’umanità è vissuta tra il 1700 e il 2010 piuttosto che nei 140.000 anni precedenti. Solo respirando ogni essere umano produce occhio-croce 800g di CO2 al giorno, quindi 10 volte di più di quanto
la mia macchina produrrebbe in 50 km.

Ora arriva il forte:
A livello industriale, l’ossigeno si ottiene (che io sappia) attraverso la distillazione frazionata dell’aria liquida (che è costituita principalmente da azoto e ossigeno). Tale operazione viene svolta intorno a 77,35 K (pari a -195,8 °C), in quanto a tale temperatura l’ossigeno è liquido mentre l’azoto è gassoso, per cui è possibile separarli. Non mi resta che calcolare quanta energia serve per produrre ossigeno e quanto CO2 si riverserà nell’atmosfera per ogni kg di ossigeno prodotto, ma adesso mi è venuta fame e vado a mangiare.
Credo che fotocopierò il mio libretto e ci fotoshopperò i codici che dicono che la mia macchina è euro3. Secondo me funziona.

Quando sarò presidente dell’europa le cose cambieranno.

Categorie:immondizia, Scienze

Ciabatte, pagnotte e calzari

ma perché non esistono le ciabatte con le prese situate parallelamente rispetto alla lunghezza della stessa? se per caso hai una ciabatta da 6 con le classiche prese perpendicolari, puoi attaccarci massimo 3 caricatori (perché i caricatori hanno un trasformatore che occupa più spazio di una presa singola).

In somma, ne ho smontata una per vedere. Non era possibile che l’industria delle ciabatte non contemplasse l’esistenza di prese elettriche senza adattatore, ci doveva essere una ragione. Magari posizionare le prese lungo un ipotetica linea longitudinale crea un flusso di campi elettromagnetici che sballa la frequenza della 220…magari se si incrociano i cavi si creano dei varci spaziotemporali e poi bisogna chiamare Gordon Freeman (attualmente assunto al CERN in via cautelativa) per sistemare la faccenda. Non lo so. Sta di fatto che sta storia delle ciabatte ho l’impressione che mi tormenterà fino alla fine dei giorni.

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Violenza senile

Credo che le liti condominiali non nascano spesso da problemi di incoerenza decisionale-finanziaria.

Ristrutturare il tetto. Sì-No; sono 30 mila euro, ogni uno dice la sua in base alla propria propensione/disponibilità finanziaria e poi vince la maggiornaza.

A parte che il sistema non mi piace a prescindere e a parte che il tetto prima o poi lo devi ristrutturare, credo che le liti condominiali nascano dalla rabbia che a sua volta nasce dal desiderio irrisolto di prevaricazione sociale. Se ciò non fosse vero, che senso avrebbe incacchiarsi col telegiornale? non è che Mentana ti sente intanto che lo insulti gratuitamente dicendogli che è un imbecille e che tu, che hai fatto l’idraulico o l’elettricista (ipotesi) per tutta la vita, condurresti il telegiornale meglio di lui.

Non è un televoto. Non è il grande fratello, è il TG di Espansione TV!

Se proprio non ti piace e non riesci a mantenere una comunicazione dignitosa con l’apparecchio televisivo, cambia canale. E se non funziona, cambia mezzo, passa ai libri, a internet, alle storie delle vecchie pettegole in chiesa. E se ancora non funziona, spegniti.

Ho trovato un sito dove per poche migliaia di euro si possono comprare delle piccole isole sperdute nell’oceano. Vai lì, monti un’antenna che alimenterai con un generatore a maree e trasmetti da lì la tua TV.

D’altro canto se sei un idraulico, con la fluidodinamica te la dovresti cavare.

beccatevi ad esempio queste isole. diciamo che se una persona fa un mutuo per un monolocale in zona quasi-città, con gli stessi soldi potrebbe comprarsi un’isoletta e costruirci un esercito del male per poi invadere la Prussia (ad esempio)

 

45.000 sterline in Scozia. un po freddina ma facilmente accessibile Eilean an Seamraig

85.000 dollari canadesi (pari a 13 euro). Anche questa un po freddina ma il Canada non è male come paese  David Island

90.000 dollari canadesi (13 euro è un Maxibon) abbiamo una variante più caldina dell’isola di David, ovvero L’isola di Tarpaulin

Dai, a parte gli scherzi, a parte il piacere di poter tornare al baronato o alla monarchia, se per caso ti prendi un appartamento a Milano e il notaio sbaglia a rogitare, hai già speso 5 volte tanto senza aver ottenuto nulla.

 

 

Categorie:Meccaniche sociali

Darwin’s revenge

Visto che i milanesi sono biancastri perché vivono in città tra il cemento e l’intonaco, sencondo gli evoluzionisti i negri dovevano essere beige.

Ebbene sì, mimetizzarsi è importante.

Questa è una falla del sistema.

A meno che in realtà i cinesi vivessero nel deserto, i negri nelle miniere di carbone e i bianchi sulle montagne dove non crescono i vegetali, ovviamente le varie etnie si sono formate da specie diverse di scimmie colorate.

A favore della scienza (l’evoluzionismo tira un casino quest’anno) ho già contattato un mio amico genetista per fargli ricalcolare gli studi sull’aplotipo del genoma ‘Y’ che fino ad oggi ha stabilito che la specie umana si sia originata nel cuore dell’africa per poi sparpagliarsi nei continenti (o nel continente in caso si pensi alla Pangea), senza che nessuno arrivasse a trovare un motivo per questi e migrazioni.
Altrimenti che senso ha che così su due piedi intere popolazioni dall’africa iniziano a spostarsi e a colonizzare l’Europa e l’Asia?

Forse perché detestavano i loro vicini?

Ecco, Mastro Olindo e Rosa Bazzi hanno risolto il problema in una maniera alternativa. Anche questa è evoluzione.

 

proponiamo di seguito una nota immagine di mixing tra Darwin e  una scimmia. a me ricorda molto Bukowsky…



Categorie:Scienze