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Archive for giugno 2011

Napoli e il giallo della spazzatura 2.0

è ancora emergenza spazzatura a Napoli.  spazzatura, storie di cancri e infezioni alle vie respiratorie.

e già, perché non basta avere la spazzatura sotto casa, per festeggiare è anche il caso di dargli fuoco.

Papà racconta che il problema del Napoli trash bin c’è dall’alba dei tempi, ma adesso se ne parla maggiormente.

potrei parlare dei problemi attitudinali della popolazione napoletana, dilungandomi sul fatto che magari, sarebbe il caso di non pagare più la retta per il ritiro della spazzatura (sempre che la paghi e sempre che essa non finisca in tasche sbagliate per l’80%) e organizzare un’attività privata di raccolta rifiuti. Oppure se si ha paura delle organizzazioni illecite, sarebbe il caso che ogni uno accumili la propria spazzatura per due settimane e poi la porti da qualche parte; se non in discarica (che magari a Napoli è chiusa), in una discarica abusiva… chessò, una vecchia cava di sabbia… meglio che avercela sotto casa.

forse io costruirei un simil-inceneritore.

tanto, illegalità per illegalità, e illegale anche intascarsi i soldi per raccolgiere la spazzatura e poi non farlo, quindi…

però non parlerò di quello che i napoletani dovrebbero fare.

non parlerò nemmeno di come sia possibile che Napoli prodica circa 1300 tonnellate di rudera al dì, che significa circa 13kg di spazzatura pro capite (non è tanto?)

e non parlerò nemmeno di quali siano le mille opzioni per uscire da questa emergenza, tra cui comunque annoveriamo l’eruzione del Vesuvio.

 

Voglio concentrare la mia attenzione sugli sforzi attivi per la risoluzione del problema rifiuti, e sul capire da dove essi nascano.

a mio avviso Napoli non è ancora stata sommersa dai rifiuti, principalmente perché ogni 4 anni ci sono le elezioni per il governo e ogni 5, quelle delle giunte regionali e in concomitanza con esse, arrivano sempre una marea di militari in città, per fare la guerra alla spazzatura.

 

quindi il resto del ragionamento è ovvio, ed emerse quindi da una discussione tra me il cugino celtico/senese e l’amico dallo Spazio:

ora una corte europea multerà l’italia, la regione Campania o chi per essa, per negligenza nello sfruttare i fondi europei, mentre migliaia di politici discutono su come recuperare la situazione, quando basterebbe fare le eleizioni ogni anno, o ancora meglio si potrebbe parlare di “elezioni a sorpresa” come le interrogazioni alle scuole superiori.

 

si creerebbe un po di sana concorrenza tra partiti.

L’allenamento

Grande ritorno degli articoli deprimenti!

l’allenamento è quel muro dietro il quale si nascondono i più fortunati; quelli ai quali la natura ha fatto un dono.

allenare la mente, il fisico, la capacità sociale, la ricchezza… è solo una gabbia nella quale le persone dotate intrappolano e aggiogano assieme i minorati.

“se ti addestri migliorerai” è la frase che i servizi mediatici ci continuano a ripetere. questo per contribuire a mantenere viva l’illusione che anche i mediocri possono essere all’altezza dei grandi, se solo lo vogliono e si impegnano.

ma davvero crediamo che basti l’impegno? la buona volonta?

Questa non è la favola di marry poppins, non è come la storia della pillola che va giù con un poco di zucchero.

se non  hai la materia, puoi impegnarti quanto vuoi che non cambierà un cazzo.

 

quello del ragazzo nerd brutto e sfigato che diventa un latin lover, è la storia di Neil Strauss in “the game”.

quello del ragazzo mentalmente sottosvilppato che diventa un genio è la storia di Einstain.

quello del povero che diventa ricco è la storia di Berlusconi.

quello del gracilino che diventa atleta è la storia di Lou Ferrigno.

quella del negro che diventa l’uomo piu importante del mondo è la storia di Obama.

 

Appunto.

sono tutte storie.

inventate e false, per la maggiore; casi isolati per il resto.

storie create per far correre anche i subnormali facendogli credere che anche loro possono arrivare primi.

“e ma… io conosco un tizio che prima era così, e poi è diventato cosà!” allora avanti! dai!! perchè non punti 2000€ su una ruota del cazzo? magari diventi ricco, vinci un mucchio di soldi e finalmente potrai comprarti un isola nel pacifico e andare li a mangiare la tua merda e a pulrti il culo con la sabbia.

se credi a ‘ste cazzate, è quello che ti meriti.

 

il Sistema funziona così: mettere la carota davanti al muso del mulo, così lui si muove.

fargli credere che lui può farcela, che la carota può mangiarsela. fare leva sui più bassi istinti, quelli di conformità e omogeneità.

la verità non si racconta mai per quella che è, perchè da Hitler in avanti, anche la biodiversità è un crimine.

come cosciente di essere biodiverso, sono un criminale.

 

le paraolimpiadi sono un fenomeno tragicomico. schedulare i disabili fisici per farli correre assieme, tra di loro, come mucche in un recinto.

d’altro canto, raccontare a chi ha una gamba in meno, che la suddetta gamba gli sarebbe ricresciuta se si fosse impegnato… bhè, chi ci crederebbe?

per le disabilità non misurabili con un metro da sarta o con una bilancia (come i QI<90, non facilmente misurabile), c’è spesso una scala di grigi.

la tendenza dei menomati non è quella di far luce sui grigi, ma di sguazzarci dentro.

ci hanno insegnato così, dall’alto della compassione e della bontà di ogni Obama,

di ogni Grillo,

di ogni Saviano,

di ogni Cattelan,

e di ogni altro stronzo cialtrone del cazzo.

 

possiamo tutti essere ricchi come Bill Gates, infatti, in 2000 anni di storia tracciabile, mi sembra che il benessere sia sempre stato alla portata di tutti.

lasciate che vi dica una cosa:

il benessere si costruisce sul malessere altrui.

se si sta tutti bene, allora non sta bene nessuno.

 

Love

Amato presidente

intanto quel rott’inculo di Berlusconi continua ad essere al governo.

mi dispiace da matti.

non per le storie delle feste ad Arcore e neanche particolarmente tanto per il fango che getta sulla nazione.

mi dispiace soprattutto perché per merito suo attualmente al governo ci sono donne che sulle rispettive curricola riportano un indice qualitativo a stelline mo di albergo, dei suffloni che fanno. alcune hanno anche il “super Star”.

 

Silvio, non mi frega un cazzo di quello che fai privatamente, ma al meno non mettere le tue igeniste dentali al governo, che già siamo gli zimbelli di tutti…

 

“Ho pagato Ruby perchè non si prostituisse”

povero patatino… se siete comunisti e non avete senso dell’umorismo, non è mica colpa sua

[cit.]

Fronte di liberazione dell’isola di Hans

La storia dell’isola di Hans è controversa e tuttora irrisolta.

Si tratta di uno speroncino di terra di circa 1km² (se fosse asfaltata, Bolt la percorrerebbe da parte a parte in 9 sec e spiccioli) situata al centro del canale Kennedy (nominato così a seguito della sparizione dell’omonimo esploratore britannico, se ricordo bene) alla frontiera marittima tra il Canada e la Groenlandia, regioni delle quali vi offro qualche immagine senza averne i diritti necessari:

in questa immagine possiamo capire la locazione  dell’isola

questa è l’isola rappresentata in un francobollo  canadese (ma quel 78 per cosa sta?)

Ma forse qualcuno dovrebbe ricordare che l’isola iconografata nel francobollo è così solo per 2 settimane l’anno, poiché per le restanti 50 settimane l’isola è così oppure potete cercarla su google earth (80°49′ N – 66°27′ O )

Siccome non v’è necessità che io spieghi ai miei lettori la natura del Greenland Government, diciamo che questo isolotto è da ormai da un secolo conteso tra Canada e Danimarca.

Cercando nel web si trovano diverse informazioni riguardo la contesa territoriale dell’isola. Wikipedia (eng) ne traccia tutta la storia, altri siti offrono interpretazioni più creative, ma tutti in questo scenario tracciano le proprie linee cercando di affogare nel vituperio delle informazioni e delle voci, il filone indipendentista dell’isola di Hans.

Possibile che nessuno offra una voce per un’indipendenza che risolverebbe un conflitto che dura ormai da un secolo in un mondo dove c’è gente che a distanza di 3 mesi parla ancora del matrimonio di Uiliam e Cheit?

Possibile che mi avete rotto il cazzo così tanto che sento parlare di Vittorio Arrigoni anche in sogno?

l’Itaglia è una realtà composta da personaggi strumentalizzati. “Aperti e progressisti”, si dice così no? e poi anche i più celebri e colti personaggi si trovano a rafforzare una propaganda solo perché c’è già tanta gente che la sbandiera.

Riporto in direttissima l’ultimo messaggio pervenutomi da Hans e suo fratello Hans, unici abitanti dell’isola di Hans, che ne proclamano l’indipendenza dal 2006.

With the North Pole under attack by the Reds, it is more important than ever that Santa Claus relocate to Hans Island. Otherwise the Soviets will take over Christmas gift delivery for the world, filling children’s stockings with old copies of Pravda, bottles of vodka, and spare parts for Ladas. Then they will remember that religion is the opiate of the masses and ban Christmas forever!

Friends, we must not let this happen! The Russkie vodka must come directly to us! And as always, we need the company. We hope some of Santa’s elves are female. Even if they aren’t, just having Mrs Claus around would be nice.

Yours in hope,

Hans & Hans

Se desiderate unirvi al coro dei (rimostranti attualmente 58, salvo decessi), mandate anche voi una lettera a Babbo natale chiedendogli di migrare o aprire una succursale della sua fabbrica sull’isola di Hans, come monito mondiale dell’indipendenza territoriale ugro groenlandese!

Tanto le calotte polari si stanno sciogliendo no? se io fossi in lui andrei nel posto più vicino senza fare troppe storie. d’altronde babbo natale è politicamente non schierato, ma piace a tutti (escludendo i reddyes).