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Archive for settembre 2011

Patrik de Gallardon

"mi scusi signora, si può passare di qua?"
"innanzitutto signorina, grazie" mi risponde seccatissima

e bhè, potevo arrivarci anche da solo. a guardarla attentamente solo Patrik De Gallardon avrebbe potuto trovare il coraggio per sposarla.

fortuna vuole che nella sua vita sia stato qasi sempre impegnato a fare le pubblicità della Sektor (No limits!) per poi sfracellarsi al suolo non mi ricordo bene dove e come.

questo a voler dimostrare che alcune volte sfracellarsi contro una montagna può essere una bella fortuna.

 

ma perchè la signorina sulla cinquantina ha voluto rimarcare il suo celibato?

ci stava forse provando?

voleva darmi carta bianca? (muoio dentro)

capita sovente che le persone, rivolgendosi a me, non ricordandosi il mio nome/cognome, non sapendo se sono dott. ing. cav. mago o stregone, mi chiamano sig. Cantastorie o Profeta dell’oltrecane.

per quale motivo dovrei correggere qualcuno con la frase “signorino, grazie” ??

innanzi tutto, come possono queste persone sapere o dedurre il mio stato di celibanza? bhè, si, tutto sommato ai tempi di questo racconto, ero un ragazzo carino non presentante evidenti menomazioni di natura estetica, quindi magari avevo più possibilità di essere “signore” io rispetto alla signorina di cui sopra.

stesso discorso per il titolo di studio. non ho ancora stampato magliette bianche con scritto “Engineering Rock ‘n Roll”. quindi a rigor di logica, in entrambi i casi, sarebbe colpa mia che non mi so distinguere.

 

poi sarebbe per me oltre modo ridicolo farmi chiamare signorino! non sono mica il piccolo lord, dall’omonimo film.

non sono nemmeno quel ragazzino della pubblicità, che si arrapava bevendo il latte della sua mucca preferita ( la Lola appunto).

 

bene.

deduco quindi che la signorina di 50 anni è in realtà una donna di altri tempi e come tale può essere amata solo da uomini di altri tempo (o da Patrik de Gaillardon).

devo quindi parlarne con le forze dell’ordine. il mio istinto mi dice che abbiamo trovato il colpevole della sparizione della salma di Mike Bongiorno.

Selezione naturale, amore-odio

non credevo nell’evoluzione come considerazione darwinista. aveva troppi punti vuoti messi lì alla cazzo solo per dare una spiegazione forzata per evadere l’imbarazzo di dire “non lo so”. sarebbe un po come credere nella religione, e come personaggio religioso, ad esempio, credevo a tante cose ma non nelle sproloquiate vaticane o nel farsi esplodere mussulmanicamente.

credevo però nella selezione naturale, non come mezzo per raggiungere qualcosa come una nuova specie, ma come evento a sé stante, operante e vivente.

Già viviamo con tanta gente scema, come sarebbe se la vostra vita fosse ancor maggiormente costellata di idioti? la selezione naturale cerca di eliminarne qualcuno per farci un favore.

tutto quì.

 

a favore di ciò, ho già postato degli esempi, tipo i motociclisti che ti sorpassano a destra o i pedoni che attraversano la strada in stile ninja occultati dai bus o dai suv.

dobbiamo accettare la selezione naturale per quella che è. una matrigna che mette le sue creazioni le une contro le altre, uccidendo le persone sfruttando la legge del più forte, e a volte il “metodo Montecarlo”.

 

dite Grazie, alla selezione naturale.

 

io lo faccio,

ma gradirei che mi gettasse nella spazzatura senza tutti questi assurdi preamboli che ricordano le interminabili pratiche comunali, o i tentativi dell’amico della spazio di ri iscriversi all’università.

 

dai natura…

facciamola finita.

dimostriamo la maturità che abbiamo.

io e te.

soli soletti.

come due innamorati.

come il maresciallo Rocca e sua moglie.

Un fottuto vuoto

è strano come ci si prepari e come ci si addestri in vista di alcuni eventi: ci si prepara per combattere e affrontare la specificità strutturale di un evento qualunque (emotivo – sportivo – professionale, ma al presente è emotivo), generalizzando poi il risultato della preparazione e applicandolo per circostanze simili a quelle in cui ci siamo addestrati.

credendo che funzionerà.

o non credendo niente e stando lì ad aspettare.

 

questa volta non ha funzionato.

certi individui (prevalentemente di sesso opposto al proprio) entrano nella tua vita, escono subito e te la scombinano tutta, anche se solo per pochi istanti, e poi è ovvio, devi riordinare tutto…

 

cercare di esprimere tutta l’insoddisfazione che le parole scritte non riescono a trasmettere;

riempire quel vuoto che nessun fottuto blog dei miei coglioni riuscirà mai a riempire;

La voglia di vita reale e la drastica incompatibilità di quest’ultima con quella che era una volta, che avrei voluto fosse nuovamente e che fugacemente è stata ancora fino a poche ore fa, per un arco temporale di poche ore;

conseguenti deliri;

Cazzi miei;

Una pausa, per tornare più in là, forse.

 

senza il vuoto pointless che provo adesso;

magari con rinnovata forza,

vigore

ma soprattutto incazzaggine.

 

certe cose non hanno predicibilità.

è tutto metodo empirico.

ringraziamo xkcd per il suo genio.

“Italiani barbari […]”

“[…] picchiate i bambini”

parole dure quelle del tribunale scandinavo che condannano il padre italiano, accusato di violenza verso il proprio figlio minorenne.

“e bhé, – diceva uno dei soliti rincoglioniti del club Yahoo answers-  la violenza è segno d’inciviltà, picchiare i bambini è da incivili”

dev’essere che lo stesso ragionamento l’ha fatto il governo scandinavo che avviando il motore Volvo delle proprie facoltà giudiziarie superiori e illuminate ha deciso di far subire all’ italiano malcapitato, 2 o 3 notti di carcere, tanto per essere sicuri che in attesa del processo le cose andassero nel verso giusto (da sempre, non si scagiona chi viene messo in carcere. è come giudicare prima del processo effettivo).

i due accusatori pubblici, (un libico e un libanese dei quali uno alticcio, secondo gli uffici stampa mediaset) avrebbero fatto davvero un bion lavoro!

suvvia scandinavi! insegnateci la legge e la moralità!

smettetela di tollerare l’inaccettabile barbaria della nostra retrograda scimmiesca presenza e puniteci in qualità di Mano del Dio giusto della vostra superiorità intellettuale e del vostro PIL procapite.

 

poi, non sia mai…

se uno dei vostri agnellini per caso uccide un centinaio di persone con ordigni esplosivi e armi da fuoco, freddandoli uno a uno e sparando in testa ai feriti o finti morti nell’isola di Utoya, al massimo diamogli 21 anni.

non sia mai, poverino.

non siamo mica degli incivili barbari italiani; noi scandinavi.

 

riporto quanto detto alla CNN dal portavoce della polizia norvegese Henning Holtaas:

“Una volta giudicato colpevole dei reati che gli vengono attribuiti, Anders Behring Breivik, il 32enne responsabile del duplice attacco di venerdì scorso, non potrebbe quindi essere condannato ad una pena superiore ai 21 anni. Tuttavia – spiega Holtaas, citato dalla Cnn sul suo sito – se la Corte riterrà che in futuro l’imputato potrebbe rappresentare un pericolo per la società, la condanna potrebbe comprendere l’obbligo, allo scadere dei 21 anni, di una revisione del caso, con la possibilità di un prolungamento della detenzione una volta constatato che il condannato continua a rappresentare una minaccia per il pubblico”

 

all’età di 54 anni avremo un Anders Behring che si dichiarerà pentito e sarà a piede libero. con una schiera di turbo nazisti al segiuto.

a me non frega proprio un cazzo cari amici norvegesi.

 

 

 

in termine di legislatura preferisco l ‘Islanda.

lì c’è un’isola dove è vietato morire (e non sto scherzando).

insomma… tutto più chiaro no?

Cogito ergo sum

stavo acculturandomi sull’ignoranza collettiva, leggendo i risultati di un simpatico sondaggio/quesitonario britannico sottoposto a migliaia di ragazzi fino ai 20 anni (del quale vi propongo il link). in buona parte si basava sul distinguere i personaggi di fantasia da quelli della realtà.

alcuni nomi a noi possono risultare nuovi e ignoti, ma bisogna considerare che tutti i personaggi oggetto del questionario sono personaggi appartenuti alla storia britannica e quindi ritenuti insiti nella loro cultura.

chiedere ad un italiano di Florence Nightingale, è come chiedere ad un inglese di Giolitti… genererebbe dei crucci più che giustificati.

nel leggere con sommo stupore come sia però possibile che il 65% degli intervistati ritenesse rè artù personaggio reale e Riccardo cuor di leone un personaggio mitologico, pensavo parallelamente come fosse possibile che la stessa sorte fosse toccata al binomio Sherlock Holmes (ritenuto realmente esistito) e Winston Churchill (ritenuto personaggio appartenuto alla finzione).

ma uno pùo replicare dicendo: “bhè, le mele marce ci sono sempre state… ci saranno pure uno o due inglesi che non sanno chi fosse Churchill” ma nel caso specifico, sui 3000 intervistati quei “uno o due” sono circa 600.

ma cavolo!

Churchill!

Winston Churchill!! uno dei più noti personaggi nella guerra contro il nazismo!

quell’individuo che ha reso popolare l’espressione di vittoria da farsi con le dita a V che contraddistingue le foto dei ragazzetti nipponici!

è stato anche primo ministro!

dubitare della sua esistenza è come dubitare dell’esistenza di Mussolini, sarebbe come dubitare dell’olocausto. ops!

esempio sbagliato…

c’è davvero chi dubita dell’olocausto.

un giorno l’amico dello spazio mi riportò una conversazione facente parte dell’argomento, ove un giovane sosteneva che l’olocausto fosse tutta un’invenzione.

“ma non capisci? il mito dell’Olocausto non è altro che una gigantesca messinscena, funzionale alla demonizzazione della Germania nazista, alle politiche sotterraneamente perseguite dai circoli ebraici mondiali e alla creazione e alla difesa dello Stato d’Israele”

gli sproloqui del giovane in oggetto non si sono fermati nemmeno quando un nonno di quelli che l’olocausto l’ha vissuto nei campi di concentramento ha detto:

“ma io c’ero”.

quindi quando dite (e serva da monito a me per primo) che gli italiani sono un branco d’ognoranti, pensate agli inglesi;

ma soprattutto pensate al ragazzo dell’olocausto.