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Archive for ottobre 2011

Protezioni civili

E così, malgrado il mio impegno, mi sono perso il rientro dell’UARS e anche del compatto, teutonico ROSAT.

non so. sono affascinato dalla rottamaglia che ritorna a “casa”.

sarà che anch’io mi sento una frattaglia spaziale, dopo il fallimento nel tentativo di far reclutare il mio corpo all’ESA.

 

sta di fatto che il nuovo capo della Protezione civile Franco Gabrielli in occasione della caduta dell’UARS annuncia: “Ci troviamo di fronte a un evento di cui non c’è letteratura. Dunque stiamo cercando di mettere in piedi per la prima volta un sistema di autoprotezione (Cioè di protezione della Protezione civile?) […] Si suggerisce di evitare i luoghi aperti e i piani alti degli edifici. Meglio stare sotto le architravi dei muri portanti o nelle zone ad angolo delle proprie case”.

mancava solo che dicesse di stare sempre in movimento, poiché essendo bersagli mobili saremmo stati obiettivi più difficili per il malvagio satellite in caduta.

 

Massaggiatrici e “affari” a parte*, verrebbe da dire: “Ridateci Bertolaso!”

anzi, lo caldeggio come Premier.

 

*che poi mi risultava fossero massaggiatrici vere (per intenderci, non erano hostes di terra). povero mr.B.

Donne oggetto

Di donne oggetto sen’è parlato tanto e se ne parla ancora.

soprattutto lo fa quel ghei di Antonio Ricci che tutto a un tratto ha scoperto che gli uomini sono più bravi delle donne quando si parla di andare di bocca.

comunque sia non ci vedo chiaro in tutta questa storia.

cosa spera di ottenere il fondatore di Striscia sbandierando l’abominio dei giornali nell’utilizare la bellezza femminile?

secondo me ha litigato con sua moglie per una questione di “fiori gialli” e adesso sta cercando di farsi perdonare.

Antonio, ma ci hai mai pensato che magari quello di mettersi semi biotte in copertina di qualche rivista o schermo TV è un lavoro? a parer mio, non è nemmeno un lavoro malvagio…

c’è gente che lavora nell’industria bellica.

c’è gente che specula vendendo medicinali solo a chi può pagarli.

c’è gente che da retta a Berlusconi.

in fondo fare sfoggio del proprio corpo, entro limiti morali comprensibili, non è affatto male.

se poi chiamarla “mercificazione della donna” ti fa sentire meglio, allora fai pure, ma sappi che quello della modella è sì un lavoro duro e onesto come tanti.

non sono mica delle baldracche sfruttate da un padrone!

fossi bello bello bello in modo assurdo (grazie Derek) mi mercificherei pure io, altro che balle.

invece mi tocca fare del mercenariato con altre mie doti.

insomma Antonio, mi hai rotto il cazzo.

vai a fare il sentimentalista sciovinista da un’altra parte, che quì il moto delle suffragette è passato di moda

intanto i miei colleghi m’informano che Belen Rodriguez ha fatto un porno di quelli epici, quindi ora la mia concentrazione si sta assottigliando come lo strato d’ozono sopra il circolo polare.

Categorie:Uncategorized

Manuali di felicità, depressione, articoli introspettivi, considerazioni e altre cose che si mangiano

aspettando risposte che non arrivano,

ogni tanto,

i pessimi risultati relativi ai calcoli (ben fatti) delle probabilità di accadimento degli eventi piacevoli che mi si potrebbero prospettare, prendono il sopravvento sul mio buonumore.

trattasi di eventi piacevoli “normali e ovvi” che in un normale arco di vita umana, statisticamente dovrebbero presentarsi; e invece dev’essere che “il buon Dio non si è ancora occupato delle pratiche inevase della mia felicità che prendono polvere sulla sua scrivania”

e così la mia corteccia cerebrale, a notte fonda rimette tutto assieme in una realtà alternativa, libera, ove vige un indebolimento dei rigori sociali che ci impongono di comportarci decentemente anche quando vorresti mandare affanculo familgia amici e superiori.

un mondo immaginario di proiezioni dove tutto potrebbe filare liscio.

e invece no.

la mia corteccia sogna che sono il fidanzato di Amanda Knox che è lontana da me, chissàdove; e che aspettando il suo calcolato, improbabile ritorno mi ammazzo a colpi di Braulio guardando alla TV Bear Grylls che pur mangiando le cose meno commestibili sul pianeta, ha sempre quello sguardo illuminato e quell’espressione felice.

Volto di fango e sorriso irradiato dal sole.

la vita non è piacevole esclusivamente quando è rigorosamente bella, la felicità è strettamente legata al futuro e quindi alle prospettive.

quando la vita non sorride, si guarda al futuro,

quando il futuro non sorride, ci si limita a sopravvivere, magari cambiando gusti, come fa Bear Grylls.

è lui quindi l’idolo indiscusso, l’unico che abbia capito che visto che mangiare la merda fa parte del gioco, allora è il caso di farsela piacere.

ed è proprio questo il punto, forse.

nella vita (quella reale) cerco di essere ottimista cercando il “bene futuro”; provando a vedere il lato positivo degli eventi integralmente negativi, che è quanto meno il cercare di capire il perché questi eventi fanno merda. Devo rassegnarmi invece al fatto che la merda è sempre merda, da qualsiasi punto di vista la si guardi.

 

 

 

 

 

altro che reincarnazione,

se la mia vita è davvero merda, allora verrà strizzata e bevuta da un Bear Grylls cosmico.

è così che prospetto la mia reintegrazione nel grande ciclo della vita.

Mangiare succo di merda non è una figura retorica

Meno internet più Cabernèt

torneremo alla pastorizia di paese e col tempo alla raccolta, senza nemmeno coltivare.

un regresso socio-cultirale in piena regola, che se non era già partito anni fa, vedrà negli annali degli storici una data di partenza proprio durante l’ottobre 2011, un po come se fosse il compleanno di Berlusconi o di Obama.

ci rimarrà solo l’opzione d’ubriacarci. Con l’acqua minerale o coi TG di Emilio Fede.

quindi questo è quanto:

in base al comma 29 del cosiddetto “DDL intercettazioni” che recita tra le altre cose, anche l’obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Siccome la valutazione della “lesività” di detti contenuti non viene rimessa a un organismo terzo e imparziale, ma unicamente all’opinione del soggetto che si presume danneggiato, in base al comma 29, CHIUNQUE si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, testate giornalistica on-line e, wikipedia nonciclopedia (che era un progetto tutto italiano ECCHECCAZZO! Anche se apprendo or-ora che il suo legale Tania sta ritirando la querela) et similia, potrà arrogarsi il diritto di chiedere l’introduzione di una “rettifica”, volta a contraddire e smentire detti contenuti, a prescindere dalle fonti, prove o dati di fatto.

oggi,

io,

Cantastorie del blog e Profeta dell’oltrecane,

giudico Internet, lesivo della mia immagine.

quindi appena approvano il comma 29, il parlamento dovrà (entro 48 ore, perché siamo buoni), chiudere internet e tagliare tutti i cavi con connettori rj45 e rj15 in tutto il suolo itagliano (poiché d’taglia si tratta);

bruciare tutti gli switch, hub, repeater e bridge fino a 10 miglia dalla costa;

far chiudere tutte le fabbriche di schede di rete e uccidere tutti i loro dirigenti,

imprigionare tutti coloro che conoscono il protocollo TCP-IP,

scatta l’inquisizione agli uffici IT.

sulla mia testa c’è già una taglia.

questa notte, col favore delle tenebre, noi cantastorie della redazione inizieremo una nuova vita, emigrando nelle americhe, rinnegando la nostra patria (come se non l’avessimo fatto già numerose volte in precedenza) ed iniziando un lungo peregrinaggio, latitando e nascondendoci come i degradanti Nosferatu senz’anima che il Governo vuole che siamo.

DDL intercettazioni,

INTERCETTAMI ‘STO CAZZO!

fonti:
DDL intercettazioni a pag 24
Sto cazzo
Cosa & Come lo diamo via per due miseri, sporchi quattrini