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Archive for febbraio 2014

Merda e storie di vita

Osannare verità:
Chi succhia cazzi sporchi della propria stessa merda ma poi ti rompe i coglioni se non ti lavi le mani prima di mangiare non è una persona di cui ci si può fidare.
Chiuso.
Quindi bisogna sempre stare attenti agli amici che ci si fa o ai partner che si frequenta. c’è spesso grande discrepanza entro quello che professano e le loro luride, nascoste abitudini o morbosità.
Quanto più una persona pare perfetta, tanto più nasconde del marcio.
E’ per quello che mi piacciono le persone squilibrate, perché non fanno sforzi per nascondere ciò che sono in realtà.

All’istituto psichiatrico erano tutti matti a modo loro, ma la cosa era chiara al personale infermieristico quanto ai medici. Gli unici che non si accorgono di niente, sono proprio i matti.

Categorie:Storie di vita

Sesso in Spagna

considerazioni di pura statistica:

il probema dei rapporti interpersonali uomo-donna in Lombardia è che se fai sesso ti spettini e Milano, capitale del look, ha reso tutti metrosessuali.
meglio avere ragazze pelate o coi capelli a spazzola come Guile di street fighter.

Ma andiamo dritti al punto: anno 2014, febbraio. cosa succede se su google si digitano le seguenti parole
“sexo ciudad espana”? ecco che un mio amico, pochi giorni fa, mi pone questa dommanda.
i risultati?
bene, dopo attente ricerche, i numeri parlano chiaro e vengono da una app che registra il numero di scopate postate su internet degli utenti, worldwide.
si evince che Salamanca batte, ad esempio, la tanto decantata Barcellona di (quasi) due volte.
Barcellona conta 1,6 milioni di abitanti e tutti assieme scopano la metà dei 155 mila salamantini.
come dire che il mediocre salamantino, probabilmente brutto, probabilmente noioso, scopa venti volte di più del mediocre barcellonese e con tutti gli errori derivanti dalla raccolta dati del programma ijustmadelove (ad esempio che il programma è usato per lo più dai giovani e a Salamanca ci sono proporzionalmente più giovani che in qualunque altra città), 20 volte è davvero tanto.

quindi, com’è possibie concentrare tanto amore in un buco di città dagli inverni rigidi, senza spiagge e senza bikini, tranne in un bar dove le ragazze shirtless si beccano una coppa di alcol gratis?!? no davvero, la spiegazione di questo fenomeno sociale è di una semplicità imbarazzante.
non servono clima mite, spiaggia, buon cibo, buoni prezzi, economia ridente… tutte stronzate. servono solo studenti stranieri o alloctoni.
la verità è che le studentesse straniere si sentono molto libere di fare quello che vogliono (e nessuno si lamenta, badate bene che in un mondo di proibizionismo e femminismo, essere relativamente libertini è un buon inizio e se magari si riesce anche ad essere intelligenti, si fa jeckpot) e per stare al passo, le spagnole di tutte le risme, devono darsi da fare; non vale fare la preziosa, perché se un ragazzo ti desidera, adesso, e tu sei indecisa, ci saranno sempre, contemporaneamente altre ‘n’ ragazze che te lo vorrebbero strappare di dosso, per vedere com’è nudo e non importa se tu sei la più bella, la più affascinante e sensuale di tutta la città. lasciami spiegare bimba mia, che o prendi quel che vuoi, o se lo prende qualcun’altro… che è anche la regola dei migliori buffét

i risultati sono quindi due:
1) ritrovarsi in una ridente città dove della gente si bacia teneramente a fianco dei cassonetti della spazzatura o di bellissimi edifici storici da sindrome di Stendhal
2) sapere che se un ragazzo/a ha deciso di stare con te o aspettare che ti decidi, è perché disposto a volerti davvero bene (o perché è davvero disperato)

ho sempre pensato alla lealtà e al “commitment” come ad un valore estintosi in natura, esattamente come si è estinto l’Axolotl nelle baie del Messico e in effetti più passa il tempo e più me ne convinco. sì, perché il risultato 2 ha una validità praticamente nulla a volte. quindi se sei brutto e inetto con le donne, sappi che ci sono angoli di Spagna che possono darti dei sorrisi al prezzo di una birra. D’altra parte sei sei piacente e sveglio, capiterà che qualche ragazza, dopo averti offerto da bere e averti parlato del fatto che sta col suo ragazzo da 2 anni, “dimentichi casualmente” le sue mutandine nel tuo bagno. e sì che mi aveva detto che andava semplicemente a lavarsi le mani prima di cenare… mi vorrà dire qualcosa?

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Riflessioni illuminanti di quando la vita fa schifo e magari sei sbronzo

trasposizione di sillogismi della nottata di ieri:

Talvolte la vita è un pantano di merda.
Ti imprigiona,
ti impregna di un senso di nullità, di impotenza,
di piattume e prevedibilità.
Tu provi a cambiarla ma ti senti come un criceto che corre in una ruota; provi fatica e affanno, ma non vai da nessuna parte.
In quei momenti di abattimento, mi vengono in mente due cose: 1) i miei studi classici/filosofi preferiti, e 2) il mio amico Rascah, dagli Urali, che ieri, da sbronzo ma in un flash di lucidità, mi parla e mi dice:

Bere merda per bere merda, giacché tutto è un mare di merda
e quindi a noi non resta che bere questa merda col gusto di ingoiarne a galloni godendoci la sensazione della merda che scende giù per la gola e una volta appresa l’arte di ingoiarne a galloni, come se questo fosse l’apice della vita e che sia tutto quello che la vita stessa possa offrire, allora si aprorno un sacco di strade della felicità, dove tutto è possibile.

enorme e dirompente l’analogia con ciò che prima di ascoltare il mio amico, pensavo ieri tornando a casa in sella alla mia bici, ricordando un grande filosofo che diceva spesso ai suoi allievi che:

“quanto più la vita fa schifo, tanto più è gustoso tuffarcisi e sguazzarci dentro come porci nei propri escrementi”.

inoltre sosteneva che:

“Chi non ha capito quanto sia divertente sguazzare nella merda e tirarla addosso a quelli che pensano di essere puliti, non ha capito proprio un cazzo!”.

le persone possono essere distanti, migliaia di chilometri e separati da oceani, montagne e paesi Baschi, ma certe connessioni rimangono per sempre, perché una volta squarciato il telo della vita e della socialità, la verità che ci si nasconde setto, non cambia mai.