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L’allenamento

Grande ritorno degli articoli deprimenti!

l’allenamento è quel muro dietro il quale si nascondono i più fortunati; quelli ai quali la natura ha fatto un dono.

allenare la mente, il fisico, la capacità sociale, la ricchezza… è solo una gabbia nella quale le persone dotate intrappolano e aggiogano assieme i minorati.

“se ti addestri migliorerai” è la frase che i servizi mediatici ci continuano a ripetere. questo per contribuire a mantenere viva l’illusione che anche i mediocri possono essere all’altezza dei grandi, se solo lo vogliono e si impegnano.

ma davvero crediamo che basti l’impegno? la buona volonta?

Questa non è la favola di marry poppins, non è come la storia della pillola che va giù con un poco di zucchero.

se non  hai la materia, puoi impegnarti quanto vuoi che non cambierà un cazzo.

 

quello del ragazzo nerd brutto e sfigato che diventa un latin lover, è la storia di Neil Strauss in “the game”.

quello del ragazzo mentalmente sottosvilppato che diventa un genio è la storia di Einstain.

quello del povero che diventa ricco è la storia di Berlusconi.

quello del gracilino che diventa atleta è la storia di Lou Ferrigno.

quella del negro che diventa l’uomo piu importante del mondo è la storia di Obama.

 

Appunto.

sono tutte storie.

inventate e false, per la maggiore; casi isolati per il resto.

storie create per far correre anche i subnormali facendogli credere che anche loro possono arrivare primi.

“e ma… io conosco un tizio che prima era così, e poi è diventato cosà!” allora avanti! dai!! perchè non punti 2000€ su una ruota del cazzo? magari diventi ricco, vinci un mucchio di soldi e finalmente potrai comprarti un isola nel pacifico e andare li a mangiare la tua merda e a pulrti il culo con la sabbia.

se credi a ‘ste cazzate, è quello che ti meriti.

 

il Sistema funziona così: mettere la carota davanti al muso del mulo, così lui si muove.

fargli credere che lui può farcela, che la carota può mangiarsela. fare leva sui più bassi istinti, quelli di conformità e omogeneità.

la verità non si racconta mai per quella che è, perchè da Hitler in avanti, anche la biodiversità è un crimine.

come cosciente di essere biodiverso, sono un criminale.

 

le paraolimpiadi sono un fenomeno tragicomico. schedulare i disabili fisici per farli correre assieme, tra di loro, come mucche in un recinto.

d’altro canto, raccontare a chi ha una gamba in meno, che la suddetta gamba gli sarebbe ricresciuta se si fosse impegnato… bhè, chi ci crederebbe?

per le disabilità non misurabili con un metro da sarta o con una bilancia (come i QI<90, non facilmente misurabile), c’è spesso una scala di grigi.

la tendenza dei menomati non è quella di far luce sui grigi, ma di sguazzarci dentro.

ci hanno insegnato così, dall’alto della compassione e della bontà di ogni Obama,

di ogni Grillo,

di ogni Saviano,

di ogni Cattelan,

e di ogni altro stronzo cialtrone del cazzo.

 

possiamo tutti essere ricchi come Bill Gates, infatti, in 2000 anni di storia tracciabile, mi sembra che il benessere sia sempre stato alla portata di tutti.

lasciate che vi dica una cosa:

il benessere si costruisce sul malessere altrui.

se si sta tutti bene, allora non sta bene nessuno.

 

Love

Caso Ruby

io non dico niente perché la questione è complessa… poteva essere uno stupro, poteva essere una cosa consensuale, poteva essere lavoro, e nel caso specifico a me interessa poco, perché credo che quando c’è di mezzo la violenza non ha ragione nessuno e che quando c’è di mezzo il lavoro, è lavoro, quindi non è che poi uno si puo lamentare se gli accordi sono quelli.

Quello che dico è che mi potrebbe dispiacere per Polanski che è arrivato tardi.

a volte è questione di attimi e se la fortuna è trovarsi al posto giusto al momento giusto, la questione è che Roman ha sbagliato il momento.

quindi se non sai mai qual’è il momento giusto forse il trucco è trovare il posto giusto e gironzolarci lì attorno, sperando che il posto giusto sia quanto meno un posto figo.

Categorie:Fortuna