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Archive for the ‘Politica&Politicanti’ Category

Democrazia

adesso è il momento della verità, staremo a vedere come se la cavano i prossimi rampolli del governo entrante.
Intanto quel lurido sacchetto di scottante diarrea di Giorgio Napolitano ha pensato bene di alzarsi lo stipendio. lo alza di 8000 erotti €
l’anno. poverino, probabilmente gli serve per pagare l’imu della seconda casa.
NAPOLITANO PAGAMI LE TASSE! maledetto stronzo. non hai ancora capito che essendo in politica, dovresti dare l’esempio?

anche calcolando l’aumento dell’iva, i tagli delle pensioni, ici imu e compagnia bella,
il fatto che l’unico governo che abbia provato a fare qualcosa di utile per l’Italia (di fatto non riuscendoci) sia proprio l’unico governo
che non abbiamo votato nessuno, ci suggerisce qualcosa?

a me si.

insomma, io non ti conosco, non so che faccia hai e non so niente di te, ma se sei finito su questo blog e ti piace, allora probabilmente
sei un drogato un alcolizzato, un disadattato reietto megalomane cafone razzista torpiloquista e magari anche un po sessualmente frustrato,
o potresti essere un individuo fighissimo affidabile, tutto d’un pezzo con un cazzo tanto e con le idee chiare, ma devi ricordare che il
loro voto è più importante del tuo e del mio messi assieme (eh… loro sono in 3)

hipster

e quindi cosa resta da fare?
smettere di votare, in massa.
smettere di pagare le tasse, tutti quanti.
prendere d’assedio le industrie e produrre per noi quello che serve e mettere tutto negli scaffali dei supermercati, togliendo quel 20% di
iva (ops… volevvo dire 21%)
e sfasciare tutta l’Italia e l’Europa se necessario.

analizziamo il caso della crisi economica del 1929. la gente, dal così detto “giovedì nero” in avanti, ha iniziato a versare nell’indigenza e nella penuria di viveri, quando fino alla settimana prima si viveva benissimo.
non c’era stata un’epidemia. non c’era stata una guerra. le risorse erano intatte dove le si era lasciate il giorno prima. quello che era cambiato, era il valore delle banconote; come se di banconote ci si nutrisse.

quello che rimarrà da fare in futuro, sarà il mandare affanculo le banconote e il sistema finanziario e tornare a credere nelle risorse e non nella moneta che le rappresenta. così vediamo cosa se ne fa quel rotto in culo di Napolitano con 250mila euro l’anno.

“ma le tasse servono a mantenere un sistema che fornisce servizi ai cittadini”

ma di che servizi stiamo parlando?parliamo della gestione della spazzatura? la stessa nella quale affonda Napoli?

parliamo della scolarizzazione? la stessa che ci dona una laurea in scienze politiche data a Flavia Vento (1) o un ministro all’istruzione del calibro di Mariastella Gelmini e il suo ufficio di aiutanti mangiatori di merda “amici dei neutrini”(2 vedi sotto)?

parliamo dell’amministrazione della giustizia? la stessa che incarcera Sallusti e lascia libero quell’assassino di Cesare Battisti (3)?vuoi sapere una cosa? MAVAFFANCULO!

l’Italia fa cagare,
perché l’Italia sei tu.

i politici corrotti, i poliziotti violenti, i PM “intoccabili”, le banche speculatrici, siamo noi. tu, io e qualunque altro stronzo che parla italiano e va a votare.
abbiamo quello che ci meritiamo.
morire nella nostra stessa merda.

adesso che il pontefice è su twitter, gli chiedo cosa ne pensa.

 

 

nota al link num 2:
siccome il sito della republbica è impreciso, l’articolo conclude dicendo:Replica il ministero: “Polemica destituita di fondamento è assolutamente ridicola. E’ ovvio che il tunnel è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso”.peccato che questi rincoglioniti, correggendosi, peccano due volte. i neutrini ringraziano, ma ci fanno sapere che non sono stati generati nel tunnel dell’acceleratore di particelle di ginevra di cui parlava la Gelmini (l’LHC per intenderci) ma bensì nell’SPS, sempre a Ginevra, per poi esseere rilevati nell OPERA in italia.

Nuovo sistema pensionistico

ma che cazzo me ne faccio della pensione a 70 anni?
per prima cosa devo arrivarci a 70 anni.
in somma, io conto di arrivarci, si, ma quale sarà il mio stato di salute? quale sarà la mia autonomia? bhè, magari a 65 sarà ancora buona, ma a 75? e a 85?
sarò pronto a prendere l’aereo per Malaga e andare a roccheggiare coi giovani alle sagre del formaggio e del vino rosso più trasgressive che esistano?
voglio essere ottimista, dicendo di “sì”. sì, io sarò pronto.
ma saranno pronti anche gli altri? intendo i vecchi come me da una parte, ad accompagnarmi, e i giovani dall’altra ad accattare la situazione?
ho l’impressione che si prendano per scontate troppe cose.
si pensa che tutto andrà bene per i fatti suoi, tutto andrà nella giusta direzione da solo.
bhè, siete mai andati al mini-golf? mai visto le palline entrare in buca da sole.

quindi io mi oppongo!
mi oppongo a questo sistema!
la pensione non serve a un cazzo così!
lavorare durante i migliori 45 anni della mia vita (diciamo dai 20 ai 65) per vivere in comodità l’oblio di quello che ai tempi potevo fare e che adesso è fuori dalla mia portata? naaa… non mi prendete per il culo, non me.
pensate invecie se:
se si lavorasse per 3 anni e se poi si facessero 6 mesi di pensione? non parlo di una pensione ricca. parlo anche di 500-800 al mese. in tanti posti con 500 euro ci vivi benone!
insomma, faccio un’ipotesi: lavori per 3 anni e ti metti da parte qualcosa. diciamo 20 euro al mese.
dopo 36 mesi di lavoro hai risparmiato 820€, sufficienti per pagarti un volo andata-ritorno per un posto paradisiaco qualunque; chessò, magari a Santo Domingo. stai lì 3 mesi. TRE MESI!! magari con 7-12 tuoi amici (perchè si sa, le pensioni si devono poter organizzare con un certo grado di flessibilità).
una mia amica Dominicana mi dice che con 500€ a SD si vive piuttosto bene, se non si hanno grosse pretese.
poi magari uno, dopo 3 mesi se ne puo fare altri 3 dove diavolo vuole, che sia a casa con la famiglia o in chissà quale montagna ad arrampicare pareti rocciose, a fare escursioni, o semplicemente a studiare! o a fare ricerche di botanica e a litigare con i biotecnologi! ad allenarsi o a passare intere settimane col proprio figlio chissà dove!
tanto si sa. i bambini sono felici se stanno con dei buoni geintori. non è necessario spendere sassate di soldi per portarli ai Caraibi in un albergo da ricconi. magari andrebbe bene anche una spiaggia in Liguria col camper.

ma scusate cari lettori; devo insegnarvi io come si vive? io!!?? avete
SEI
MESI
LIBERI
STIPENDIATI!

datevi alla pazza gioia finchè siete giovani e potete farlo senza remore!
io potrei essere già andato in pensione 2 volte, mentre nella realtà attuale non ho mai fatto più di 15 giorni di ferie tutti di fila.

poi quando la pacchia e finita, bhè, si torna a lavoro, l’hanno sempre fatto tutti in fondo. con la differenza che noi si dovrà aspettare solo altri 3 o 4 anni, mentre negli USA (per esempio) si vive il “sogno americano” solo quando si è vecchi e non ci si può nemmeno curare perché il sistema assicurativo-sanitario, da loro fa schifo peggio che in Bosnia.

ok, ok. poi per recuperare ti lavoro finché non ho 80 anni, cosa me ne frega? intanto io me la sono vissuta di lusso (e se arrivo a 83 anni me la vivo ancora).
si, è vero, non faccio un lavoro “di muscoli”, ma chi ha detto che di un muratore di 70 anni non ce ne si ricava niente? quante minchiate muratòrie avrà visto per essere arrivato vivo a 70 anni? fategli assistere i giovani!
non buttiamo via l’esperienza.
Veronesi non opera più con le sue mani, poveraccio, avrà l’età di Moira Orfei (che per sapere quanti anni ha, devi tagliarla in due e contare i cerchi come si fa con le sequoie), ma continua ad assistere i suoi teams.
e se a 70 anni arrivate bruciati o scoprite che non avete imparato un cazzo, allora non è certo colpa mia.
il sistema pensionistico dilazionato non brucia nessuno. è come la gravità. ammazza solo quelli che si buttano dai ponti e dai palazzi.
io con la gravità ci convivo bene. mi evita l’ostioporosi.
Diventare il presidente degli Stati Uniti d’Europa (SUE) non è una cosa veloce e facile. Forse non riuscirò a cambiare le cose in tempo per goderle personalmente, ma le farò godere ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.
Se vogliamo farlo, dobbiamo farlo insieme. Io con voi; Perché da soli non andiamo da nessuna parte.

Intanto sto cercando di capire come fa Pannella a ingrassare pur digiunando per 150gg su 365.
non sembrerà, ma ho a cuore anche il problema della fame in Africa.
sono un uomo che si da da fare, io.
altro che balle.

Il Governo dei banchieri? articolo quasi serio

in questo blog si parla di quasi tutto.

letteratura, scienze, razzismo, arte, esperienze sociali… di economia parlo poco perché francamente,

non so niente.

quindi quando metto insieme quello che penso, solitamente arrivo a conclusioni che di negativo hanno l’ignoranza, ma di positivo hanno il fatto che le mie opinioni non sono influenzate da nulla e forse per questo motivo, sono opinioni sincere.

non ho capito la finanziaria del governo Monti.

mi sembra che sia composta per i 3/4 da tasse.

ma le tasse sono recessive per definizione (e sì, perché se sottrai capitali alle persone, quelle spendono di meno e non promuovono la crescita)

e quindi?

 

e quindi io lavoro duro, faccio tutto in regola, e i miei introiti che non vanno direttamente ad essere investiti nel mio sostentamento (che ricordiamo essere anch’esso tassato, perché tutto il cibo,

 

il gas, il mutuo ecc è tutto tassato fino al 20%) vanno quindi ad un’organizzazione italiana che sta crollando.

portandosi seco noi italiani che ci spendiamo in un Italia che consuma più di quello che si produce.

è come mantenere un figlio che scialacqua tutto.

è come se ogni giorno posso fare 1l di gasolio, ma ne consumo 1,1l. il serbatoio è destinato ad esaurirsi.

in risposta gli italiani si lamentano.

 

non lo so, il mio vecchio si lamenta dagli anni ’80 e di miglioramenti, niente. non cambia nulla.

bisognerà lamentarsi più forte? poi però si diventa sovversivi e questo all’opinione pubblica non piace.

 

sembrerebbe che non rimanga che adnarsene fuori dal cazzo e lasciare che la nave affondi da sola (al di la della frontiera linguistica, un tecnico con la mia esperienza sarebbe d’aiuto ad un qualsivoglia stato, come lo è all’Italia).

ma dal governo, ci arriva un salvagente a ciambella: non andatevene italiani, la soluzione sta nella “fase 2” di rilancio economico…

 

waw.

 

ebbene io penso che l’assetto politico-economico della compagnia per la quale lavoro (come a quanto pare di tantissime altre medie-grandi compagnie), recentemente ha cambiato layout.

ora va di moda dire che ci sono delle “inefficienze”.

quando parli di inefficienze, ai boss ai piani alti piace sempre un casino.

non solo perché fai bella figura, ma anche perché se ci sono inefficienze non c’è bisogno di allargare il personale o potenziare le strutture per stare al passo coi lavori (che grazie a Dio la mia azienda ha sempre avuto ha piene mani).

se ci sono inefficienze, significa che c’è forza lavoro in abbondanza, e quello che rende le strutture lavorative deboli, è solo una questione organizzativa o d’assetto.

roba di layout.

in sostanza, si può lavorare (e guadagnare) di più, basta volerlo; e lavorare di più è necessario viste le diminuite percentuali sui guadagni, derivanti dalla manovra Monti e dalla ipertassazione.

quindi si finisce per svuotare il personale,

prosciugarlo

esaurirlo

depauperarlo

oberarlo di attività e di malcontento per non essere in grado, effettivamente, di portare a termine il lavoro in un regime dove il lavoro, semplicemente, è troppo per una persona sola,

anche quando questa persona è in gamba davvero.

 

tanto chissenefrega, quando poi un lavoratore è svuotato, al pari di un pozzo petrolifeto esausto, basta assumerne un altro (magari al 75% dello stipendio) che fuori dalla porta, di impiegato nuovi c’è

 

la fila.

questo sempre perché viste le problematiche economiche dell’italia post 2011, le aziende meno virtuose hanno già lasciato a casa 30.000 dipendenti e le stime dicono che ne seguiranno latri 300.000.

ecco riassunta la famosa “fase 2”; riforma per il rilancio dell’economia italiana.

non agli occhi di un parlamentare,

non agli occhi di uno stidente di economia

ma agli occhi di un (giovane) adulto che lavora davvero e lo farà fino alla fine anche se la cosa gli sta sul cazzo davvero.

mantenere i banchieri (e non i lavoratori di banca, beninteso, parlo dei banchieri veri) che fanno parte di un governo che sembra sempre più un governo burattino;

 

eppure spero di sbagliarmi.

spero che questa fase due non sia uno spettro ma che sia una realtà, anche se guardando l’Italia di adesso, mi sembra di ricordare la storia dello sfruttamento coloniale.

 

un italia (con la i piccola) colonia di Germania e Francia.

 

io intanto ho tirato su tutte le fragole dal mio orto e ho deciso si piantare del cotone (dico sul serio).

bisogna adeguarsi

e diventare un po “negri”

per il bene della Merkel

 

Democrazia in senso esteso

"è colpa della democrazia!"

il nonno continuava a ripetermelo. era un nostalgico del ventennio. poi non so. diceva che la democrazia non faceva filare le cose, ma era a favore del voto per le donne. apparentemente non aveva le idee chiare il nonno.
e invece alla fine ho capito.
per democrazia, il nonno intendeva “democrazia” in senso esteso, ovvero lasciare alla plebaglia la possibilità di votare, facendo sì che il voto di un qualunque magrebino che ha fatto le elementari da Osama Bin imparando solo il corano e l’inferiorità della donna, valga come il mio voto (io che ho fatto le elementari con la Litizzetto e con Santoro).
e il punto è quello. quando si appartiene ad una comunità di 10 individui (tipo un condominio), il voto di ogni uno (per un decimo) influirà sul proprio futuro.
sia che questa persona la pensi come noi o no.
sia che questa persona ci piaccia o no.
sia che questa persona sia Angelino Alfano, Berlusconi, il PDLlista Carlo Sborra (vedi sotto), Saddam Hussein o mia mamma.
non c’è un cazzo da fare. il nonno aveva ragione e io non l’ho mai capito se non ora.
il nonno, a modo suo, era un precursore; ed io, immaginandomi quindi quali debbano essere i tempi di una presa di coscienza massiva degli italiani, finalmente comprendo che il vero problema della democrazia è la democrazia stessa.

quando studiavo statistica, una cosa che mi insegnarono fu quella che dietro ogni indagine statistica ben riuscita, ci stava un buon campione statistico. selezionare gli elementi a casaccio avrebbe inquinato qualunque rilevazione e qualunque calcolo ben fatto.
l’Italia non può affondare le radici della democrazia sullo schifo a base degli individui che la popolano.
voglio vivere in un piccolo stato dove vige l’embargo sui i rincoglioniti.

Meno internet più Cabernèt

torneremo alla pastorizia di paese e col tempo alla raccolta, senza nemmeno coltivare.

un regresso socio-cultirale in piena regola, che se non era già partito anni fa, vedrà negli annali degli storici una data di partenza proprio durante l’ottobre 2011, un po come se fosse il compleanno di Berlusconi o di Obama.

ci rimarrà solo l’opzione d’ubriacarci. Con l’acqua minerale o coi TG di Emilio Fede.

quindi questo è quanto:

in base al comma 29 del cosiddetto “DDL intercettazioni” che recita tra le altre cose, anche l’obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Siccome la valutazione della “lesività” di detti contenuti non viene rimessa a un organismo terzo e imparziale, ma unicamente all’opinione del soggetto che si presume danneggiato, in base al comma 29, CHIUNQUE si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, testate giornalistica on-line e, wikipedia nonciclopedia (che era un progetto tutto italiano ECCHECCAZZO! Anche se apprendo or-ora che il suo legale Tania sta ritirando la querela) et similia, potrà arrogarsi il diritto di chiedere l’introduzione di una “rettifica”, volta a contraddire e smentire detti contenuti, a prescindere dalle fonti, prove o dati di fatto.

oggi,

io,

Cantastorie del blog e Profeta dell’oltrecane,

giudico Internet, lesivo della mia immagine.

quindi appena approvano il comma 29, il parlamento dovrà (entro 48 ore, perché siamo buoni), chiudere internet e tagliare tutti i cavi con connettori rj45 e rj15 in tutto il suolo itagliano (poiché d’taglia si tratta);

bruciare tutti gli switch, hub, repeater e bridge fino a 10 miglia dalla costa;

far chiudere tutte le fabbriche di schede di rete e uccidere tutti i loro dirigenti,

imprigionare tutti coloro che conoscono il protocollo TCP-IP,

scatta l’inquisizione agli uffici IT.

sulla mia testa c’è già una taglia.

questa notte, col favore delle tenebre, noi cantastorie della redazione inizieremo una nuova vita, emigrando nelle americhe, rinnegando la nostra patria (come se non l’avessimo fatto già numerose volte in precedenza) ed iniziando un lungo peregrinaggio, latitando e nascondendoci come i degradanti Nosferatu senz’anima che il Governo vuole che siamo.

DDL intercettazioni,

INTERCETTAMI ‘STO CAZZO!

fonti:
DDL intercettazioni a pag 24
Sto cazzo
Cosa & Come lo diamo via per due miseri, sporchi quattrini

Napoli e il giallo della spazzatura 2.0

è ancora emergenza spazzatura a Napoli.  spazzatura, storie di cancri e infezioni alle vie respiratorie.

e già, perché non basta avere la spazzatura sotto casa, per festeggiare è anche il caso di dargli fuoco.

Papà racconta che il problema del Napoli trash bin c’è dall’alba dei tempi, ma adesso se ne parla maggiormente.

potrei parlare dei problemi attitudinali della popolazione napoletana, dilungandomi sul fatto che magari, sarebbe il caso di non pagare più la retta per il ritiro della spazzatura (sempre che la paghi e sempre che essa non finisca in tasche sbagliate per l’80%) e organizzare un’attività privata di raccolta rifiuti. Oppure se si ha paura delle organizzazioni illecite, sarebbe il caso che ogni uno accumili la propria spazzatura per due settimane e poi la porti da qualche parte; se non in discarica (che magari a Napoli è chiusa), in una discarica abusiva… chessò, una vecchia cava di sabbia… meglio che avercela sotto casa.

forse io costruirei un simil-inceneritore.

tanto, illegalità per illegalità, e illegale anche intascarsi i soldi per raccolgiere la spazzatura e poi non farlo, quindi…

però non parlerò di quello che i napoletani dovrebbero fare.

non parlerò nemmeno di come sia possibile che Napoli prodica circa 1300 tonnellate di rudera al dì, che significa circa 13kg di spazzatura pro capite (non è tanto?)

e non parlerò nemmeno di quali siano le mille opzioni per uscire da questa emergenza, tra cui comunque annoveriamo l’eruzione del Vesuvio.

 

Voglio concentrare la mia attenzione sugli sforzi attivi per la risoluzione del problema rifiuti, e sul capire da dove essi nascano.

a mio avviso Napoli non è ancora stata sommersa dai rifiuti, principalmente perché ogni 4 anni ci sono le elezioni per il governo e ogni 5, quelle delle giunte regionali e in concomitanza con esse, arrivano sempre una marea di militari in città, per fare la guerra alla spazzatura.

 

quindi il resto del ragionamento è ovvio, ed emerse quindi da una discussione tra me il cugino celtico/senese e l’amico dallo Spazio:

ora una corte europea multerà l’italia, la regione Campania o chi per essa, per negligenza nello sfruttare i fondi europei, mentre migliaia di politici discutono su come recuperare la situazione, quando basterebbe fare le eleizioni ogni anno, o ancora meglio si potrebbe parlare di “elezioni a sorpresa” come le interrogazioni alle scuole superiori.

 

si creerebbe un po di sana concorrenza tra partiti.

Amato presidente

intanto quel rott’inculo di Berlusconi continua ad essere al governo.

mi dispiace da matti.

non per le storie delle feste ad Arcore e neanche particolarmente tanto per il fango che getta sulla nazione.

mi dispiace soprattutto perché per merito suo attualmente al governo ci sono donne che sulle rispettive curricola riportano un indice qualitativo a stelline mo di albergo, dei suffloni che fanno. alcune hanno anche il “super Star”.

 

Silvio, non mi frega un cazzo di quello che fai privatamente, ma al meno non mettere le tue igeniste dentali al governo, che già siamo gli zimbelli di tutti…

 

“Ho pagato Ruby perchè non si prostituisse”

povero patatino… se siete comunisti e non avete senso dell’umorismo, non è mica colpa sua

[cit.]

Fronte di liberazione dell’isola di Hans

La storia dell’isola di Hans è controversa e tuttora irrisolta.

Si tratta di uno speroncino di terra di circa 1km² (se fosse asfaltata, Bolt la percorrerebbe da parte a parte in 9 sec e spiccioli) situata al centro del canale Kennedy (nominato così a seguito della sparizione dell’omonimo esploratore britannico, se ricordo bene) alla frontiera marittima tra il Canada e la Groenlandia, regioni delle quali vi offro qualche immagine senza averne i diritti necessari:

in questa immagine possiamo capire la locazione  dell’isola

questa è l’isola rappresentata in un francobollo  canadese (ma quel 78 per cosa sta?)

Ma forse qualcuno dovrebbe ricordare che l’isola iconografata nel francobollo è così solo per 2 settimane l’anno, poiché per le restanti 50 settimane l’isola è così oppure potete cercarla su google earth (80°49′ N – 66°27′ O )

Siccome non v’è necessità che io spieghi ai miei lettori la natura del Greenland Government, diciamo che questo isolotto è da ormai da un secolo conteso tra Canada e Danimarca.

Cercando nel web si trovano diverse informazioni riguardo la contesa territoriale dell’isola. Wikipedia (eng) ne traccia tutta la storia, altri siti offrono interpretazioni più creative, ma tutti in questo scenario tracciano le proprie linee cercando di affogare nel vituperio delle informazioni e delle voci, il filone indipendentista dell’isola di Hans.

Possibile che nessuno offra una voce per un’indipendenza che risolverebbe un conflitto che dura ormai da un secolo in un mondo dove c’è gente che a distanza di 3 mesi parla ancora del matrimonio di Uiliam e Cheit?

Possibile che mi avete rotto il cazzo così tanto che sento parlare di Vittorio Arrigoni anche in sogno?

l’Itaglia è una realtà composta da personaggi strumentalizzati. “Aperti e progressisti”, si dice così no? e poi anche i più celebri e colti personaggi si trovano a rafforzare una propaganda solo perché c’è già tanta gente che la sbandiera.

Riporto in direttissima l’ultimo messaggio pervenutomi da Hans e suo fratello Hans, unici abitanti dell’isola di Hans, che ne proclamano l’indipendenza dal 2006.

With the North Pole under attack by the Reds, it is more important than ever that Santa Claus relocate to Hans Island. Otherwise the Soviets will take over Christmas gift delivery for the world, filling children’s stockings with old copies of Pravda, bottles of vodka, and spare parts for Ladas. Then they will remember that religion is the opiate of the masses and ban Christmas forever!

Friends, we must not let this happen! The Russkie vodka must come directly to us! And as always, we need the company. We hope some of Santa’s elves are female. Even if they aren’t, just having Mrs Claus around would be nice.

Yours in hope,

Hans & Hans

Se desiderate unirvi al coro dei (rimostranti attualmente 58, salvo decessi), mandate anche voi una lettera a Babbo natale chiedendogli di migrare o aprire una succursale della sua fabbrica sull’isola di Hans, come monito mondiale dell’indipendenza territoriale ugro groenlandese!

Tanto le calotte polari si stanno sciogliendo no? se io fossi in lui andrei nel posto più vicino senza fare troppe storie. d’altronde babbo natale è politicamente non schierato, ma piace a tutti (escludendo i reddyes).