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Odio nel traffico

Essendo un forestiero a Milano e dovendoci, oggi, passare solo per attraversare in due la città, non posso fare a meno di guardarmi intorno e notare tutta una serie di cose ormai scontate per i milanesi, per esempio che il traffico è come un maestro spietato, uno vecchio stampo. Mi terrorizza, mi mette ansia, mi punisce regolarmente non appena commetto una piccola trasgressione, poi però a volte mi dà delle grandi lezioni, offrendomi magnifiche immagini che esprimono in modo sublime l’intensità del vivere milanese.
Due persone all’incrocio si sono messe a litigare, affacciate ai rispettivi finestrini.

macchineUno (a) stava cercando di parcheggiare a ‘S’ accanto al marciapiede sinistro al di sotto del semaforo, ma l’altro (b) era arrivato e si era messo in coda al semaforo della strada a due corsie, e in un attimo si era ritrovato incolonnato dalle macchine dietro di lui e alla sua destra, senza potersi più muovere, intralciando così la manovra del primo. Quei due sapevano bene che la cosa sarebbe durata pochissimo, sapevano bene che dopo pochi secondi sarebbe scattato il verde e tutto si sarebbe risolto facilmente, sapevano bene che non si sarebbero mai più rivisti, e, razionalmente parlando, sapevano bene che non aveva senso né scopo mettersi a litigare.
Eppure, lo hanno fatto lo stesso, e a dirla tutta quello era un gran bel gesto, una specie di ringraziamento, perché in mezzo a tutta questa ricchezza caotica niente va sprecato.
Tutta una serie di scelte inconsapevoli aveva fatto sì che quei due si incontrassero a quell’incrocio. Le probabilità che quell’incontro avvenisse erano veramente ridicole, sfioravano quelle di vincere al Superenalotto, perciò appunto per questo l’incontro non doveva finire nel nulla, era unico, rarissimo, irripetibile, c’erano volute due lunghe vite distinte fatte di miliardi di scelte e decisioni per condurre a quell’evento, per far trovare lì, in quel momento, quei due meravigliosi idioti. un lavoro lungo, meticoloso e silenzioso, e poi alla fine eccotelo qua, l’evento tanto improbabile è avvenuto, due sconosciuti che non hanno assolutamente niente da spartire si sono incontrati, e la sorte ha voluto metterli l’uno contro l’altro. Che fare quindi? che dire? io dico che va benissimo, non è un problema, anzi è un sintomo positivo, è vitale, ed è qui che si nasconde il senso di tutta questa baraonda.

Se l’unica interazione possibile tra due tizi che si incontrano deve essere per forza di cose un odio irrazionale da esprimere in pochi secondi, allora dai, diamoci dentro, odiamoci, scanniamoci, non facciamo i timidoni perbenisti, su, che la vita è un mozzico, avanti! celebriamo la ricchezza della realtà e delle sue miracolose infinite possibilità mandandoci appassionatamente a morire ammazzati a vicenda augurandoci l’un l’altro di contrarre un male terribile e incurabile che privi l’altro di tutta la sua dignità di uomo (o donna) senza lasciargli null’altro che l’amarezza di una vita rovinata per sempre per un capriccio del destino.

Ho la sensazione che tutto questo lo sapessi da sempre, ma mi ci è voluto un incrocio melanese per azionare questo domino di pensieri e farmi capire la natura della vita e adesso lo vedo chiaramente:
quando la vita non offre alternative e l’unica (ma dev’essere davvero l’unica) interazione possibile è l’odio, perché tutto il resto non esiste e vi trovate di fronte ad un muro e ne siete certi, allora ignorarsi è uno spreco di vita e non una dimostrazione di superiorità intellettuale. da sempre, gli intellettuali amano e odiano e i sentimenti sono quelli che hanno fatto crescere volumetricamente il nostro cervello, differenziandoci per la prima volta, dai rettili (se qualcuno non lo sapesse, i rettili hanno emozioni limitatissime, meno dei volatili e meno del vostro fidanzato, ad esempio)

Anche a voi, sì, che possano accadervi le cose peggiori, che possiate non trovare mai pace, che possiate incontrare stasera stessa la vostra nemesi, per poi consumarvi a vicenda in un nero destino di odio senza speranza.
Evviva la vita, gente!

NEW AGE e teorie sulla Fine del Mondo

la storia delle scienze new age è tragicomica.
come un clown che muore.
mi chiedo cosa spinga la gente a crede a stronzate di un calibro così grosso. stronzate che per giunta, sono espresse male e argomentate peggio.
la cosa interessante è che ci si aspetterebbe che se un individuo sano e in possesso delle proprie facoltà mentali debba credere a qualcosa, lo dovrebbe fare in proporzione a quanto l’argomentazione del credo in oggetto, sia specifica, convincente e comprensibile.

ma ciò non accade.
si inizia a credere a qualcosa, anche se di quel qualcosa non ci si capisce un cazzo. certo; di certe cose per forza non si può capire un cazzo, perché sono male argomentate, quindi perché allora non provare a capire quelle scienze universalmente insegnate, riconosciute e tanto apprezzate?
è davvero così complesso studiare un briciolo di fisica classica?

perché ci si ostina a dare credibilità a delle persone che dovrebbero fare i benzinai in un mondo di distributori automatici di benzina? sono tante domande… tutte di fila.

siccome io non vivo pacificamente sapendo che persone intelligenti possano credere a fandonie epocali, ho deciso di raccogliere un po di pilastri della scienza dei giostrai e analizzarli, sperando che qualche individuo in cerca di informazioni, s’imbatta nel presente blog, prima di convincersi che il mondo stia per finire il 21-12-2012 o che gli alieni mirino ad infilargli sonde nell’ano.

anni fa capitai sul sito di Marco Columbro. andateci e rabbrividite.
poi girovagando a caso ho trovato parecchi articoli New Age e tutti parlano grosso modo delle stesse cose; così ne ho preso uno (di articolo) e ho cercato di lasciarlo il più possibile inalterato, scomponendolo nei suoi punti principali che elencherò qui di seguito

N1 IL BATTITO DELLA TERRA

Prima di lanciarci in supposizioni sterili riguardo le varie profezie che sono state fatte, è bene considerare che cosa succederà
effettivamente, fisicamente, nel 2012. Per fare questo dobbiamo analizzare diversi fattori. Intanto possiamo cominciare col parlare un po’
della Frequenza risonante Schuman, denominata anche il polso (il battito) della Terra. Per migliaia di anni questo polso della Terra ha avuto la frequenza di 7,83 cicli/secondo.

per “migliaia di anni?” ovvio, perché secondo l’autore, dagli egizi in avanti, si è sempre misurata la Frequenza risonante Schuman….
peccato che il fisico Winfried Otto Schumann previde matematicamente questo effetto nel 1952, mentre le prime misure sono opera di Balser e Wagner nei primi anni ’60
la frequenza fondamentale (frequenza armonica fondamentale) è ancora 7,8Hz, esattamente come negli anni 60. poi ci sono altre risonanze a 14, 20, 26, 32 che guarda caso, sono grosso modo multiple della fondamentale, come è giusto che sia. tutte le frequenze che non sono multiple dell’armonica, tendono a disperdersi subito, quindi non sono rilevabili perché la terra le “elimina”.
la Frequenza risonante Schuman non è niente di mistico. è causata principalmente dai fulmini che per così dire, fanno rimbombare il campo
elettromagnetico.

N2 LO STRESS E IL TEMPO

Dal 1980 in poi però, tale frequenza ha cominciato a crescere ed ora si trova intorno ai 12 cicli/secondo. Ciò significa che anche se la
giornata conta sull’orologio 24 ore, il tempo da noi percepito come vissuto è di sole 16 ore, aspetto che, tra l’altro, molti di noi
percepiscono in maniera acuta (abbiamo la sensazione che il tempo scorra sempre più velocemente e spesso non riusciamo a fare tutto ciò che
ci proponiamo).

e da quando la percezione del tempo è regolata dal campo elettromagnetico? quindi sulla Luna il tempo non passa mai perché la luna non ha un campo elettromagnetico? (circa un centesimo di quello terrestre) che noia la Luna.

N3 LA GALASSIA

Gli astronomi ci dicono che sempre nel 2012 il piano del nostro Sistema solare si allineerà sul piano della Galassia, la Via Lattea,
fenomeno che avviene una volta ogni 26.000 anni (quando si conclude un Grande Ciclo Cosmico).

cos’è il piano della galassia?
la via lattea è una galassia a spirale. noi siamo su un braccio della spirale. tutte le braccia della galassia, sono ovviamente in piano.

N4 I POLI MAGNETICI (questa va un casino di moda)

A livello planetario, assistiamo all’inizio dell’inversione dei poli magnetici. Questo è un fatto accertato scientificamente e accade una
volta ogni 13.000 anni. Adesso, il campo magnetico è del 30% più debole. L’imminente inversione dei Poli magnetici può essere indicata anche
dall’estensione dell’Aurora Boreale in direzione del Sud dell’Atlantico e dalla sparizione di migliaia di uccelli migratori (che come
sappiamo si orientano in base ai campi magnetici). Infatti vediamo spesso che alcuni volatili “perdono la bussola”, sbattono contro edifici,
migrano in posti dove solitamente non vanno, etc..

Geomagnetic_late_cenozoic

i poli magnetici terrestri si invertono. sì.
ma la stronzata è che non succede ogni 13.000 anni, anche se scrivi “Questo è un fatto accertato scientificamente”.
i poli magnetici si invertono un po quando vogliono loro, ma in genere impiegano un milioncino di anni. come lo sappiamo? analizzando le rocce. le rocce magmatiche, ancora liquide, cambiano la loro struttura interna a seconda del campo magnetico in cui sono immerse.

siccome all’interno delle fosse oceaniche si formano rocce nuove, dall’allontanamento di due placche, e sapendo che questo processo va avanti da milioni di anni a ritmo costante, abbiamo a disposizione delle bellissime strisce di roccaia che, da calde e liquide passano a fredde e
solide (si solidificano a contatto con l’acqua) e registrano direzione (ma non intensità) del campo magnetico terrestre.
questa mistica cosa, si chiama magnetostratigrafia, ovvero “leggere la struttura interna delle molecole della roccia che quando è calda si orientano nel campo magnetico come se fossero dei pezzetti di ferro intorno ad una calamita, altresì detti dipoli magnetici”

qui a destra è riporto un immagine che mostra temporalmente, gli stati delle inversioni magnetiche. quelle in nero sono col nord a nord
(come adesso), metre quelle bianche sono invertite.
la cosa interessante è che è già successo un sacco di volte e la terra, umanità compresa, è sempre lì dov’era prima.

che il campo magnetico terrestre si stia indebolendo è vero, ma si parla di percentuali molto più piccole del 30%. questo comunque non è un segno che i poli magnetici si stanno invertendo. se l’inversione dovesse prevedere un lento cambiamento del campoi, avremmo delle strisce di
roccia non “magnetizzate” (in realtà non sono mai magnetizzate, cambia però la struttura interna), che indichino un campo magnetico nullo, invece non è così. quello che è chiaro è però che se gli uccelli migratori non si sono estinti con l’ultima inversione di campo, andando a sbattere quà e là come dice l’autore, probabilmente perché i pennuti, più
intelligenti di tanti umani che scrivono fesserie apocalittiche su internet, per orientarsi sfruttano la posizione del sole (ed il suo azimut) ed i suoi movimenti, la posizione di catene montuose, quella di sistemi fluviali (ovviamente per migrazioni diurne), la direzione
dei venti, la posizione della luna e delle stelle (per le migrazioni notturne), il campo magnetico terrestre, e altri fattori ancora.
si chiama ridondanza. permette di non estinguersi.

N5 CAMBIAMENTI ATMOSFERICI

Si manifestano inoltre cambiamenti atmosferici dei pianeti del Sistema Solare (Marte, Venere, Giove, Urano, Nettuno e Luna), mentre negli
strati superiori della Terra si sta formando un nuovo gas. L’attività vulcanica sulla Terra è cresciuta del 500% dal 1875 ad oggi, e il
campo magnetico del Sole è cresciuto del 230% dal 1901.

in merito ai cambiamenti atmosferici sugli altri pianeti, sono sbalordito. io pensavo che su marte ci fosse sempre il sole… e invece mi tocca scoprire che come sulla terra, ci sono cambiamenti atmosferici anche sugli altri pianeti… peccato.
invece chi sapeva questa storia del gas? ma di quale gas sta parlando? oddio!! qualcuno ne era al corrente e non mi ha avvertito? c’è un nuovo gas! forza svelti, aggiornate la tavola periodica degli elementi!!
l’attività vulcanica della terra non sta aumentando particolarmente.
il campo magnetico solare invece si inverte circa  ogni undici anni, in corrispondenza del massimo del ciclo solare quindi non spaventiamoci del fatto che cambi un po. da quando sei nato, scommetto che si è già invertito.

N6 LA CINTURA FOTONICA

Queste numerose modifiche sono dovute all’entrata del Sistema Solare in una zona cosmica che ha un’energia molto più intensa, più elevata,
chiamata Cintura Fotonica. La prima volta che il pubblico è stato informato dell’imminente “scontro” del nostro Sistema solare con una
nuvola elettromagnetica, risale agli inizi degli anni 80 negli USA.
L’immagine della Terra e del nostro Sistema solare nei confronti della Cintura Fotonica è abbastanza complessa. La Terra orbita intorno al
Sole nell’arco di un anno, mentre il nostro intero Sistema solare orbita intorno al Centro Galattico (che si trova nella costellazione delle
Pleiadi, rappresentato dalla stella Alcyone) in quasi 26.000 anni. Nello stesso tempo, la Cintura Fotonica accerchia il Sistema delle
Pleiadi, rappresentate da molte fasce fotoniche emanate dal centro della Galassia, associate alle spirali della Via Lattea, e ha
oscillazioni sregolate, si dilata e si contrae.
E’ difficile prevedere se sarà il Sole o la Terra ad entrare per primo nella Cintura Fotonica. Se sarà il Sole, si crede che seguiranno
alcuni giorni di buio assoluto (le risorse di energia elettrica saranno inutilizzabili). E qui gli studiosi della Bibbia, dell’Apocalisse e
delle varie profezie possono fare le giuste correlazioni. Basta ricordare quei passi dove c’è scritto che “per tre giorni sarà il buio
totale. E questo sarà il regno di Satana, etc”. Se invece sarà la Terra ad entrare per prima nella Cintura Fotonica, allora non ci sarà il
buio, però in compenso appariranno alcuni fenomeni elettromagnetici particolari che causeranno la fluorescenza di tutti i corpi e la
sparizione della notte per 2000 anni. E qui, altre persone studiose possono fare le giuste correlazioni se pensano all’epoca d’oro o epoca
luminosa che dovrà venire.

questa è davvero roba grossa.
non esista la ben ché minima prova dell’esistenza di questa cintura, ma si sanno un sacco di cose su di essa. cose che non hanno il minimo nesso logico.

sostanzialmente è un grumo di nozioni totalmente casuali.
non basta riscrivere la fisica per spiegare una cosa del genere, bisogna fare di più.
non ho nemmeno il coraggio di ipotizzare come sia possibile che dell’energia o delle onde elettromagnetiche riescano a penetrare lo scudo magnetico solare, poi quello terrestre e poi mi possano impedire di usare energia elettrica per “alcuni giorni”. non potrò più bruciare
petrolio e convertire l’energia termica in elettricita? se questo evento elettromagnetico sarà così forte, perché non usare direttamente la sua energia per accendere le lampadine e i televisori?
però questo scenario si verificherà solo se il sole sarà il primo ad entrarci. se ci entrerà prima la terra, allora ci saranno 2000 anni in cui tutto sarà fluorescente.

L’incontro con la Cintura Fotonica può essere un’esperienza positiva per l’umanità, ma solo le persone che desiderano elevare la propria
coscienza si renderanno conto che le modifiche si stanno già producendo a poco a poco.
Ritornando alle profezie Maya, loro credevano che nei 10 anni successivi al 2012 gli abitanti del Sistema solare avrebbero aggiustato le
proprie strutture molecolari. Le molecole e gli atomi dei corpi saranno eccitati e creeranno una luce non-calda, che non produrrà ombra. Ci
si aspetta altrettanto delle modifiche climateriche particolari: forti raffreddamenti e poi riscaldamenti molto forti. Quando le acque
provenienti dallo scioglimento dei ghiacciai si ritireranno, la Terra avrà un nuovo volto.
Considerazioni di ordine metafisico e spirituale ci indicano che l’incontro con la Cintura Fotonica determinerà una selezione naturale degli
uomini, selezione che avverrà su una base spirituale. Così, le persone abbastanza evolute spiritualmente potranno elevare il livello della
propria coscienza attraverso l’assorbimento dei raggi di luce di alta frequenza, mentre altre persone che hanno un comportamento negativo ed
egoistico avranno molte vibrazioni basse e probabilmente non sopravvivranno ai raggi di alta frequenza (ciò non significa necessariamente
che moriranno). I fenomeni manifestati fisicamente nell’Universo hanno sempre un significato e un valore spirituale e divino per gli
uomini.

ovvio no? chi si comporta male avrà molte vibrazioni “basse” e morirà. me lo diceva anche la nonna. poi dal 2012 al 2022 gli uomini cambieranno le loro strutture molecolari. e come? se dobbiamo farlo a fronte di forti campi elettromagnetici, non credo che le mutazioni saranno molto divertenti. che cazzo è la luce non calda che non produrrà ombra? cosa sono le vibrazioni basse? ma che stronzate sta scrivendo quello scemo di guerra? la luce è un onda che si trova in uno spettro che il nostro occhio può percepire. anche
il frigorifero, un sasso o il mio culo emana onde, solo che non le percepiamo ad occhio nudo. oltre tutto, la fisica delle persone serie ci ricorda che qualunque oggetto che emana onde, emana anche calore. se non vuoi emanare onde, allora devi arrivare a zero kelvin di
temperatura ed estinguerti, cosa che auguro vivamente allo scrittore di virgilcalin.com
ragazzi, vorrei avere il cervello di Virgil Calin per un’oretta. scommetto che mi divertirei un mondo. quest’uomo vede cose mirabolanti in ogni angolo dello spazio.

l’articolo poi continua, addensando così tante puttanate da rendermi impossibile persino rispondere. parla di settime dimensioni, di angeli, corpi energetici di negatività…
l’unica cosa che non ha scritto è che la violenza sta aumentando, che la politica è corrotta e che una volta era tutto prato e si poteva bere l’acqua dai fiumi.

leggetevelo tutto l’articolo New Age. c’è anche una foto che potrebbe essere dell’autore.

la fisica è una figata così com’é.
di misteri molto intriganti ce ne sono a flotte.
di cose da scoprire un’infinità.
il problema è che le cose serie, quelle che SERVONO A QUALCOSA, sono difficili e vanno studiate; le stronzate basta inventarsele.
la fortuna è che le cose serie, fanno predizioni che poi si rivelano efficaci.
non considererò nemmeno la possibilità che tra 10gg possa succedere qualcosa d’insolito proveniente dallo spazio.

non voglio fare il solito ottuso classista sessista stronzo e pieno di sé, ma non si può credere a delle cazzate alla Marco Columbro e insegnarle impunemente. se l’umanità ha fatto dei progressi, è solo per merito del confronto scientifico e dell’attitudine corretta
nell’analisi dei fenomeni che ci circondano.
spero che prima o poi la Luna diventi abitabile, così ci mandiamo tutte le persone intelligenti e lasciamo i dementi quì sulla Terra a marcire (con me).

i dementi sono troppi da spostare.
l’ultimo tocco dell’autore Virgin Calin, è la nobiltà e l’apertura al confronto intellettuale.
nel suo blog, a differenza che nel nostro, devi iscriverti e loggarti per lasciare un commento, ma non mi accetta il login. se così non
fosse, gli avrei scritto: “con tutto cuore, meriti che la tua ragazza ti strappi via le palle cosi che ti impedisca di inquinare il resto
del mondo. di scemi ne abbiamo già tanti anche senza fare proselitismo”

bimba

non uso spesso le maiuscole. si nota tanto? è che WordPress non me le corregge in automatico e io sono un po pigro

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Ti rubano le mutande 2ed

Parafrasando Monneret, i Maestri Cumacini (o magistri se preferite) non hanno questo nome perché geograficamente provenienti dal territorio cumacino, ma perché l’aggettivo che deriva da Como è comasco o comense, preferendo invece l’origine del nome da “cum machinis” o “cum macinis” riferendosi alle impalcature ed argani (comunemente “macchine”) che questi artigiani utilizzavano nella costruzione delle loro opere.
La cosa ha riunito anche un certo gruppo di seguaci sostenitori di questa origine etimologica.

A mio avviso qualcuno avrebbe dovuto far però presente a quel frocio di Ugo Monneret de Villard che nell’isola Comacina non ci sono mai state macchine.
Strano no? ma tu guarda…

Monneret! l’isola Cumacina è Atlantide!!

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la favola di sandy il chimico

 

Aggiungere zucchero alla vostra bevanda alcolica non la renderà più alcolica ma risulterà solo una insulsa e ignorante azione concretizzabile nel prendere a calci centinaia di anni di tradizioni birraie/vinicole rendendovi veicolo di una demarcata, democratica, incancrenita e orribile deficienza nell’analisi dei processi della chimica organica probabilmente originariamente stuprata da dei bitumosi intelletti di baristi del napoletano che siccome mischiano liquami colorati e rendono sbronzi i clienti, si credono dei maghi della chimica.
Ma perché non ve ne andate tutti un pò affanculo? giusto un attimo, senza cattiverie.

Grosso modo la fermentazione alcolica ha comunque come risultato la trasformazione degli zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica.
Il processo viene svolto da dei funghi unicellulari tipo lieviti (ma non tipo PaneAngeli delle torte della mamma n.d.a). Inizialmente tali organismi messi nel substrato di coltura (il mosto, il malto o l’impasto del pane) svolgono un’attività aerobica, utilizzando cioè l’ossigeno dell’aria, scindono le molecole complesse degli zuccheri in molecole più semplici. Poi dall’interno della massa in fermentazione per mancanza di ossigeno i lieviti passano alla fermentazione sfruttando la glicolisi, trasformando gli zuccheri in alcol etilico ed anidride carbonica.
in genere se si intende “adulterare” la birra (ma credo anche il vino) si aggiungono degli zuccheri che non vengono dal mosto, per aumentarne il grado alcolico. Tale aggiunta viene effettuata in questa seconda parte del processo di fermentazione.

ogni aggiunta successiva di zuccheri, (vista l’assenza di tempo o di lieviti ancora vivi) è inutile. come Yahoo answers.

per chi invece volesse approfondire il discorso della fermentazione, cosa che sicuramente Rapty non ha osato fare, butto là un link  che aggiunge due formule veloci veloci.

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Selezione naturale

ed ecco un altro post apparentemente razzista e indiscutibilmente classista!

considerazioni che non necessitano di parole aggiuntive, se non quelle del buon Lipe che ci ricorda:

la selezione naturale non dorme mai.

e come si può non crederci?

la selezione naturale è un dato di fatto.
e il fatto che certa gente sia arrivata nel XXI sec mi fa pensare che quello che effettivamente non è un dato di fatto, sia l’evoluzione.

Darwin e relazione tra QI e robustezza mandibolare

da piccolo avevo un problema coi ceuingùm.
le big bubble divenatavano dure quando masticate per più di 15 minuti; e come tutti i pargoli (e come Terence Hill in “Poliziotto superpiù”) avevo il viziaccio di appiccicarle su qualunque superficie nascosta per poi riappropriarmene in un futuro qualunque. alcune cicche mi attendono ancora sotto il banco delle elementari e sotto un paio di piatti della mensa.
la spiegazione del loro indurimento strutturale credo derivi dal fatto che masticando la gomma, la si privi dei suoi liquidi presenti nelle microcavità di cui è formata e non la si reintegra con la saliva, perché la gomma la si schiaccia andando a chiudere le sue porosità.

quindi niente… il chewingum diventa duro e questa bizzarria da ingenieria dei materiali può prestarsi al seguente test:
3 generazioni di padri e figli ai quali sacrificare 3 big bubble al giorno per un totale di 28h di masticazione a settimana.
se secondo Darwin nel passato la cottura della carne ha permesso di diminuire il volume mandibolare scimmiesco favorendo un aumento del volume cerebrale, la continua masticazione di big bubble indurite dovrebbe comportare un inspessimento della mascella
quindi una diminuzione della capienza della scatola cranica
quindi un ritorno ad un’umanità primitiva, agevolato dal fatto che alle donne piacciono i mascelloni.

questo, sempre che non si possano aumentare le dimensioni della mascella senza diminuire il volume del cranio…
io non ci vedo un collegamento così diretto.
volete dire che se i cinesi hanno il cazzo più piccolo allora hanno le anche più grosse?

dev’essere che nel libro di Darwin, in piccolo da qualche parte, c’è scritto che la specie “homo” ha a disposizione 35kg di ossa da giostrarsi e distribuirsi come meglio crede.
in definitiva ci è andata di culo che con la diminuzione della mascella, non ci sono cresciuti i piedi di due misure, ma la scatola cranica.
sarebbe stato un dramma per quei poveri bambini indiani cucire scarpe così grosse.

oltre tutto la scatola cranica poteva riempirsi non di cervello, ma bensì di vasi sanguigni più grossi, che avrebbero magari evitato un sacco di mal di testa spiacevoli…

 

come al solito, è un problema di relazione tra le variabili nelle funzioni.
il maestro xkcd propose questo fumetto quando ebbe un dubbio simile.
io lo ripropongo.

paro paro.

Protezioni civili

E così, malgrado il mio impegno, mi sono perso il rientro dell’UARS e anche del compatto, teutonico ROSAT.

non so. sono affascinato dalla rottamaglia che ritorna a “casa”.

sarà che anch’io mi sento una frattaglia spaziale, dopo il fallimento nel tentativo di far reclutare il mio corpo all’ESA.

 

sta di fatto che il nuovo capo della Protezione civile Franco Gabrielli in occasione della caduta dell’UARS annuncia: “Ci troviamo di fronte a un evento di cui non c’è letteratura. Dunque stiamo cercando di mettere in piedi per la prima volta un sistema di autoprotezione (Cioè di protezione della Protezione civile?) […] Si suggerisce di evitare i luoghi aperti e i piani alti degli edifici. Meglio stare sotto le architravi dei muri portanti o nelle zone ad angolo delle proprie case”.

mancava solo che dicesse di stare sempre in movimento, poiché essendo bersagli mobili saremmo stati obiettivi più difficili per il malvagio satellite in caduta.

 

Massaggiatrici e “affari” a parte*, verrebbe da dire: “Ridateci Bertolaso!”

anzi, lo caldeggio come Premier.

 

*che poi mi risultava fossero massaggiatrici vere (per intenderci, non erano hostes di terra). povero mr.B.

Cogito ergo sum

stavo acculturandomi sull’ignoranza collettiva, leggendo i risultati di un simpatico sondaggio/quesitonario britannico sottoposto a migliaia di ragazzi fino ai 20 anni (del quale vi propongo il link). in buona parte si basava sul distinguere i personaggi di fantasia da quelli della realtà.

alcuni nomi a noi possono risultare nuovi e ignoti, ma bisogna considerare che tutti i personaggi oggetto del questionario sono personaggi appartenuti alla storia britannica e quindi ritenuti insiti nella loro cultura.

chiedere ad un italiano di Florence Nightingale, è come chiedere ad un inglese di Giolitti… genererebbe dei crucci più che giustificati.

nel leggere con sommo stupore come sia però possibile che il 65% degli intervistati ritenesse rè artù personaggio reale e Riccardo cuor di leone un personaggio mitologico, pensavo parallelamente come fosse possibile che la stessa sorte fosse toccata al binomio Sherlock Holmes (ritenuto realmente esistito) e Winston Churchill (ritenuto personaggio appartenuto alla finzione).

ma uno pùo replicare dicendo: “bhè, le mele marce ci sono sempre state… ci saranno pure uno o due inglesi che non sanno chi fosse Churchill” ma nel caso specifico, sui 3000 intervistati quei “uno o due” sono circa 600.

ma cavolo!

Churchill!

Winston Churchill!! uno dei più noti personaggi nella guerra contro il nazismo!

quell’individuo che ha reso popolare l’espressione di vittoria da farsi con le dita a V che contraddistingue le foto dei ragazzetti nipponici!

è stato anche primo ministro!

dubitare della sua esistenza è come dubitare dell’esistenza di Mussolini, sarebbe come dubitare dell’olocausto. ops!

esempio sbagliato…

c’è davvero chi dubita dell’olocausto.

un giorno l’amico dello spazio mi riportò una conversazione facente parte dell’argomento, ove un giovane sosteneva che l’olocausto fosse tutta un’invenzione.

“ma non capisci? il mito dell’Olocausto non è altro che una gigantesca messinscena, funzionale alla demonizzazione della Germania nazista, alle politiche sotterraneamente perseguite dai circoli ebraici mondiali e alla creazione e alla difesa dello Stato d’Israele”

gli sproloqui del giovane in oggetto non si sono fermati nemmeno quando un nonno di quelli che l’olocausto l’ha vissuto nei campi di concentramento ha detto:

“ma io c’ero”.

quindi quando dite (e serva da monito a me per primo) che gli italiani sono un branco d’ognoranti, pensate agli inglesi;

ma soprattutto pensate al ragazzo dell’olocausto.